La prima iniziativa, che si terrà mercoledì 31 agosto alle ore 21, è la presentazione di un libro di Laura D'Alessandro significativamente intitolato "Mediterraneo crocevia di storia e culture". La studiosa parte dalla domanda: che ne è del Mediterraneo oggi? Guardando allo scenario in atto, cresce subito l'inquietudine di rimanere invischiati nelle trappole dei pregiudizi ideologici diffusi. Dallo "scontro delle civiltà" di Huntington alla "rabbia e l'orgoglio" della Fallaci è stato, subito dopo la Guerra Fredda, delineato il paradigma con il quale pensare il Mediterraneo come luogo di alterità e di conflitto con l'Occidente e l'Europa. Ne è derivato nella cronaca e nella visione comune, dentro e fuori l'Italia, un pregiudizio crescente. Fino all'attesa, da parte dell'Europa e dell'Occidente, del cadavere delle rivoluzioni dei giovani arabi. Quei giovani -gli unici che potevano decretare il declino del terrorismo e sfatare la maledizione dell'impossibilità di instaurare la democrazia nei Paesi islamici- sono rimasti soli. La D'Alessandro passa in rassegna il racconto straordinario che alcuni studiosi, storici e scrittori hanno prodotto per narrare il Mediterraneo, da Camus a Braudel, da Matvejevic a Morin; trovare la misura per provare a costruire e ricostruire nel tempo e nello spazio dei millenni un'identità d'insieme singola e complessa. L'autrice conclude con l'idea di un Mediterraneo di speranza: l'Italia, per ricostruire la sua soggettività culturale, ha il bisogno di elaborare una nuova visione tra il Mediterraneo e l'Europa. All'insegna della concezione di Edgar Morin: "La cosa principale è il mare che unisce, e non quello che separa". L'idea del mare come tramite è un dono del Mediterraneo.
Il libro sarà presentato da Giorgio Pagano, presidente dell'Associazione Culturale Mediterraneo. Sarà presente l'autrice.
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(Foto: FotoEweb)