Nello straordinario scenario del Molo dei pescatori sono intervenuti il rappresentante dell'Anpi Danilo Francescano, il Sindaco di Monterosso Emanuele Moggia e i partigiani Agostino Ruggero Grasso "Tino", Laura Fabbri "Kiki" e Piero Corte.
Laura, in particolare, si è fatta portavoce della delusione dei partigiani per la condizione odierna dell'Italia, "un Paese piatto, mediocre, dove si fa fatica a conquistare un po' di dignità".
Giorgio Pagano ha così concluso il suo intervento: "Partiti senza popolo competono per gestire quello che c'è, senza un'idea di futuro. Avanza un pauroso processo di distacco tra governanti e governati e di svuotamento della democrazia e della partecipazione. E' il tempo della vigliaccheria: dobbiamo tornare al tempo dell'ardir, del coraggio morale, della politica-virtù contro la politica-tecnologia del potere. E' il tempo del 'salva te stesso' e dell'istinto di sopravvivenza, al di fuori di un'azione collettiva: dobbiamo tornare al tempo della solidarietà, della vita concepita come cammino non solo individuale ma collettivo. E' il tempo del leaderismo, dell'accentramento del comando: dobbiamo tornare alla politica partecipata, dove i cittadini sono spettatori e non attori. I valori della Resistenza e della Costituzione sono il faro per invertire la rotta e salvare e rinnovare il nostro Paese".
"Eppur bisogna ardir" farà ora tappa a Massa (19 agosto, ore 21,15, Mostra della Resistenza) e a Groppo di Sesta Godano (20 agosto, ore 20,30, terrazza circolo Anspi San Siro).