Sesta edizione, a Venezia, del premio «Padre Nazareno Taddei», uno dei premi collaterali della mostra internazionale del cinema che si apre in questi giorni per la sua sessantanovesima edizione.
Esso ricorda la figura e l'opera del noto gesuita padre Taddei, che è stato uno dei massimi esperti in campo cattolico di «lettura dell'immagine» e di critica cinematografica. Scomparso nel 2006, padre Taddei si era trasferito a metà degli anni Ottanta alla Spezia, facendo della locale casa dei Gesuiti la sede operativa di un'attività culturale e formativa molto intensa, alla quale i suoi collaboratori ed amici si sono rifatti istituendo il premio. Il premio, sulla base di un appunto lasciato dal padre Taddei, viene assegnato al film in concorso «capace di esprimere valori umani con il miglior linguaggio cinematografico». Lo scorso anno andò al film «Una vita semplice», della regista di Hong Kong Ann Hui, vincitore anche di altri riconoscimenti. Quest'anno la giuria del premio, sempre molto qualificata, è presieduta da Piera Detassis, della rivista «Ciak», che sostituisce Gian Luigi Rondi. Componenti sono Gianluigi Bozza, Gabriella Grasselli, Gian Lauro Rossi e Franco Sestini. Il premio Taddei si avvale del patrocinio della Compagnia di Gesù, cui Taddei appartenne nella sua lunga vita religiosa, dell'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana e del Ministero per i beni e per le attività culturali. La manifestazione cinematografica veneziana inizierà mercoledì prossimo per concludersi sabato 8 settembre. Giovedì 6 settembre verrà presentato, nell'ambito delle iniziative collaterali. il libro «Il Potere al cinema», di Paola Dei, cui ha collaborato la rivista «Edav» fondata da Taddei.