Dopo le numerose residenze concesse in estate a Balletto Civile la compagnia di teatro fisico della spezzina Michela Lucenti, il Dialma apre i propri battenti per un alta settimana dedicata al grande teatro. "diffraction # 1" è il primo capitolo di una serie di indagini e distillazioni creative che partono dal concetto ispirativo di deviazione e mutamento e che hanno come oggetto l'analisi di particolari condizioni sociali e situazioni storiche che portano nella vita degli esseri umani coinvolti il fenomeno e la necessità di cambiamento e di deviazione. Studio ed osservazioni che conducono ad un' espressione artistica performativa che utilizza una pluralità di linguaggi, suono, rumore, testo, azione senza gerarchie. Protagonista di diffraction # 1 è Prishtina, capitale del Kosovo, il più giovane stato europeo che da dopo la dichiarazione d'indipendenza dalla Serbia avvenuta il 17 febbraio del 2008 ed a 15 anni dalla fine della guerra è diventata una città in pieno sviluppo culturale, urbanistico ed economico (con tutti i pro ed i contro della velocità), dove s'intrecciano affermazione culturale e corruzione, ricerca del benessere ed inquinamento da uranio, integrazione sociale e intolleranza etnica. Una città dove attualmente la cultura ha il fondamentale ruolo di sviluppo e formazione dell'individuo. Un lavoro multi layer che si snoda e viene strutturato mediante la realizzazione di una partitura non convenzionale, che nasce insieme al testo, ricca d'indicazioni gestuali, sonore, simboli e spunti per l' interpretazione da parte dei musicisti e dei performer; un'organizzazione degli elementi totalmente priva di gerarchie dove suono, immagine, parola e gesto vengono considerati simultaneamente e su uno stesso piano di valore espressivo. Protagonisti di questa residenza/evento sono: Gabriele Marangoni, ideazione e composizione; Jeton Neziraj, curatore del testo; Anna Maria Monteverdi, responsabile dell'organizzazione generale e critico teatrale, Federica Napoletani, soprano; Susanna Tognella, viola; Sara Calvanelli, fisarmonica; Komugi Matsukawa, percussioni; Dario Garegnani, direttore. Il progetto è realizzato con il sostegno di Culture for All e Ambasciata italiana di Prishtina.