Da tremila anni la prima fiction a puntate della storia della letteratura occidentale inchioda gli spettatori ai sedili di pietra come alle poltrone di velluto rosso davanti al mare Mediterraneo che aspetta ancora i racconti del viaggio di Odisseo. In scena alla Spezia, in un luogo che protegge i nostri mari e che si apre per farci ascoltare i moderni cantori di oggi, artisti d'eccezione chiamati a ritornare al rito civile della narrazione in pubblico. Tre spettacoli con Paolo Rossi, Moni Ovadia e Roberto Alinghieri. Mercoledì 6 agosto alle 21 si apre con Paolo Rossi ne "La Maga Circe" (Canto X); giovedì 7 agosto sarà la volta, sempre alle 21, di Moni Ovadia in "Odisseo e la gara dell'arco" (Canto XXI); domenica 10 agosto, ancora alle 21, la tappa spezzina del progetto si chiuderà con Roberto Alinghieri in "Odisseo, Telemaco e il cane Argo" (Canto XVII traduzione di Giovanni Sciamarelli). A firmare progetto e regia Sergio Maifredi, direttore artistico del Teatro Pubblico Ligure che produce il progetto. "Proporre una lettura dell'Odissea – ha dichiarato Roberto Alinghieri, Presidente Istituzione Servizi Culturali del Comune della Spezia - è un idea che contiene già di partenza una valenza culturale molto forte. Proporre una lettura dell'Odissea eseguita da interpreti di assoluto richiamo mediatico e da professionisti dalle indubbie qualità artistiche è un idea che veicola, moltiplicandola, l'idea di partenza. Se poi tutto questo è ambientato in un luogo straordinario, un po' misterioso e semi sconosciuto come l'Arsenale Militare della Spezia, ecco che l'effetto moltiplicatore diventa esponenziale trasformando l'occasione in un momento pieno di suggestioni così diverse tra loro ma così unite in un obbiettivo molto alto: la diffusione della cultura." Odissea un racconto mediterraneo, infatti, è qualcosa di più di uno spettacolo, di un progetto. E' un modello artistico ed organizzativo. Odissea un racconto mediterraneo nasce dall'idea di far riascoltare la voce di Omero, di restituire al racconto orale, così era nato, la prima fiction della letteratura occidentale. Odissea un racconto mediterraneo è una staffetta di interpreti d'eccezione (ad oggi da Paolo Rossi a Tullio Solenghi, da Teresa Mannino a Moni Ovadia, Amanda Sandrelli, Ascanio Celestini, Gioele Dix, Teresa Mannino, Davide Enia, Roberto Alinghieri, David Riondino, Dario Vergassola, Valerio Binasco, Maddalena Crippa ) che affrontano la parola a mani nude, senza rete, affidandosi alla loro capacità di catturare il pubblico con "note a margine" affascinanti, sorprendenti con la regia di Sergio Maifredi che firma il progetto. Odissea un racconto mediterraneo, dalle spiagge della Liguria, dove il progetto è nato quattro anni fa, è approdato oggi al Festival La Versiliana (con sei appuntamenti, dal 15 luglio con Moni Ovadia,al 19 agosto con Tullio Solenghi), alle Orestiadi di Gibellina in Sicilia (con quattro appuntamenti dal 18 luglio al 26 luglio), al Festival dei Due Mari di Tindari (quattro appuntamenti dal 25 luglio all'8 agosto) e nel circuito Teatri Antichi Uniti nelle Marche (con cinque appuntamenti dal 23 Luglio unica data estiva di Ascanio Celestini al 9 Agosto con Gioele Dix). In Liguria che continua ad essere il luogo dove nascono le idee, dove le sperimentiamo, dove le approfondiamo: saremo al Albisola Superiore (con sei spettacoli, Unica data di Teresa Mannino prima di Tindari, una prima nazionale ed una anteprima, dal 30 giugno al 4 agosto ), a Chiavari (con cinque appuntamenti dal 6 luglio al 7 agosto), a Camogli (il 16 Luglio Moni Ovadia) ed alla Spezia, ai bacini piccoli nell'Arsenale Militare (con tre appuntamenti in agosto il 6 il 7 ed 10 con Paolo Rossi Moni Ovadia e Roberto Alinghieri). Biglietto singolo spettacolo 10 euro. Abbonamento a 3 spettacoli 20 euro. Info e Prenotazioni: Urban Center (via Carpenino – La Spezia); tel 0187 757075. Teatro Civico. Biglietteria on line circuito Vivaticket. In caso di pioggia lo spettacolo è previsto al Teatro Civico della Spezia. LA MAGA CIRCE - PAOLO ROSSI Lo spettacolo trae spunto dal personaggio della maga Circe, che Odisseo incontra dopo che il dio Eolo ha dato a Odisseo l'otre che imprigiona i vènti contrari al ritorno ad Itaca. I compagni di Odisseo aprono l'otre, i venti si scatenano e tutti restano in balìa del mare per nove giorni. I giganti Lestrigoni massacrano parte dei compagni di Odisseo, indi finalmente giungono all'isola di Circe. La bella dea sperando di trattenere Odisseo ed i suoi trasforma gli uomini in porci facendo loro scordare il ritorno. Ma Odisseo riuscirà a liberare i suoi compagni ed a riprendere il viaggio. Paolo Rossi trova infiniti spunti da questo canto per chiosare ogni suo pensiero sulle donne di Omero,e non solo. Il suo spettacolo sa restituirci anfratti dell'Odissea che altrimenti rischiano di perdersi, fagocitati dall'insieme, ma i racconti delle pozioni magiche di cui si servono le dee e delle erbe usate per la confezione delle stesse, aggiunto al sarcasmo con cui Paolo sa giocare sulle debolezze umane, rendono lo spettacolo davvero divertente e contemporaneo. ODISSEO e LA GARA DELL'ARCO - MONI OVADIA Lo spettacolo permette a Moni Ovadia ancora una volta di salpare nel viaggio di Odisseo incontro ad Abramo, uno spettacolo dove il rito civile della lettura ed i due grandi viaggi che segnano la civiltà occidentale, quello di Odisseo e quello di Abramo diventano protagonisti. Ovadia corre sulle onde dell'Odissea arrivando all'Itaca di quello straordinario poeta che è Kostantinos Kavafis, Lo spettacolo proietta lo spettatore in una dimensione in cui la narrazione ritorna all'antico e primo modo in cui il poema omerico veniva offerto, gli spettatori devono ascoltare, non leggere e l'unione di una grande testo con un grande interprete permette di assistere ad uno spettacolo di rara attualità. Il racconto propone il momento in cui Penelope ha deciso di porre fine all'attesa: sarà sposa di chi, tra i proci, saprà tendere l'arco di Odisseo. I pretendenti, i proci, si preparano alla sfida; tra loro, sotto i dimessi stracci del mendìco, si cela Odisseo. Quando l'arco sarà nelle sue mani, Odisseo non esiterà a scoccare il dardo che trafiggerà la gola del più arrogante dei pretendenti. Le porte della reggia si serrano come le reti di una tonnara. La mattanza ha inizio. ODISSEO, TELEMACO ED IL FEDELE CANE ARGO - ROBERTO ALINGHIERI Roberto Alinghieri, raffinato interprete di teatro contemporaneo, restituisce un Telemaco moderno, calato nei giorni nostri. Il suo Telemaco perde ogni riferimento all'età anagrafica del figlio di Odisseo. Diviene l'uomo alla ricerca delle proprie origini. E' un nuovo percorso per Telemaco, una sorta di deviazione più vicina all'Ulisse di Joyce che non al testo di Omero. Telemaco, non si è mai mosso dalla sua stanza. Non ha età. E' un uomo che ha già attraversato la vita ma che ritrova la sua giovinezza, l'età delle scelte identitarie, nella memoria. E scavando nella memoria con l'aiuto dell'amico Eumeo (un Eumeo non più pastore) ricostruisce la vita di un padre perduto, ora suo "coetaneo". Telemaco immagina di parlare all'Odisseo di vent'anni prima, un'Odisseo ventenne, l'età che Telemaco ora vive (o forse rivive nel ricordo). Uno spettacolo di rara intensità, una Odissea nostra contemporanea, delicata e poetica.