Torna tra pochi giorni al santuario di Nostra Signora della Grazie, nella località omonima del comune di Porto Venere, il quadro «Il Perdono di Assisi», dopo un lungo restauro. Per celebrare l'evento, si terrà un incontro pubblico, venerdì prossimo alle 21.
Ospite d'onore sarà padre Settimio Maria Manelli, rettore del seminario teologico «Immacolata Mediatrice» dei frati Francescani dell'Immacolata. Padre Manelli presenterà il dipinto e parlerà del significato dell'indulgenza del «Perdono di Assisi». Mentre Patrizia Dragoni, della ditta Zubelli di Romito Magra, che ha eseguito il restauro, terrà una breve relazione sul lavoro svolto. Alla serata parteciperà anche l'amministratore diocesano, monsignor Giorgio Rebecchi, che benedirà il quadro. La tela, di grandi dimensioni (tre metri e mezzo per cinque), è opera di Domenico Piola, pittore genovese della seconda metà del Seicento, la cui bottega dipinse grandi tele e cicli decorativi nelle chiese e nei sontuosi palazzi della città ligure. Il quadro, di pregevole fattura, rappresenta il momento dell'apparizione a san Francesco nella chiesetta della Porziuncola. In una notte del 1216, al santo immerso nella preghiera apparve improvvisamente una luce vivissima. Sopra l'altare c'era il Cristo rivestito di luce, ed alla sua destra Maria, circondati da una moltitudine di angeli. Alla domanda di che cosa desiderasse per la salvezza delle anime, Francesco rispose il perdono e la remissione di tutte le colpe per chiunque avesse visitato quella chiesa pentito e confessato. La richiesta fu accordata, a patto che Francesco la facesse, da parte del Signore, al Suo vicario in terra, Papa Onorio III. Un'antica tradizione indica la provenienza del quadro dalla chiesa di San Francesco Grande, che si trovava a Spezia, insieme all'omonimo convento nei pressi di Fabiano.