Interverranno: Patrizia Saccone, Assessore alla Cooperazione Internazionale del Comune della Spezia; Esther Cuesta, Cónsul General del Ecuador en Génova; Miguel Naranjo, Agente Consular del Ecuador en Génova. In 31 fotografie, la mostra si propone di illustrare al pubblico il danno ambientale causato dalla società Chevron – Texaco in Amazzonia ecuadoriana e l'effetto sulla popolazione indigena residente. Texaco ha operato in Ecuador dal 1964 al 1992. In quel periodo, è stata responsabile della fuoriuscita di almeno 71 milioni di litri di olio esausto e 64 milioni di litri di petrolio greggio in oltre 2 milioni di ettari di foresta amazzonica dell'Ecuador. Le acque che le popolazioni bevono e che usano per la pesca e per fare il bagno sono state pesantemente contaminate. Risultato: un disastro ambientale senza precedenti e il conseguente danno incommensurabile per la salute dei residenti della zona. La società statunitense Chevron, che ha assorbito la Texaco nel 2001, è la seconda più grande compagnia petrolifera degli Stati Uniti e la settima a livello mondiale. L'accesso alla mostra, che resterà aperta fino al 10 febbraio, è libero e gratuito durante i giorni e gli orari di apertura degli Archivi Multimediali "Sergio Fregoso" di via Monteverdi. Sempre nella giornata di sabato 25 gennaio 2014 dalle 13 alle 16 il Consolato Generale dell'Ecuador a Genova in collaborazione con il Comune della Spezia, sulla base dell'accordo siglato il primo dicembre 2012, organizzerà il consolato mobile alla Spezia. La Comunità Ecuadoriana residente alla Spezia avrà a disposizione, presso il Centro Civico Nord di Largo Vivaldi, gli operatori del Consolato generale di Genova che forniranno assistenza ai cittadini ecuadoriani residenti alla Spezia in ordine alle pratiche consolari.