La mostra, per la quale si sono adoperati don Cesare Giani, Pierluigi Acerbi, Gianluca Carro, Fabrizio Mismas e chi scrive, propone una selezione di dipinti, di grafiche e di sculture, tra cui alcune a tema sacro, che offrono il profilo della grande professionalità dell'artista. Di notevole valore estetico è il portale della chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta (nella foto), inaugurato dai vescovi Giulio Sanguineti e Bassano Staffieri il 27 dicembre 1999. Guglielmo Carro studiò con Enrico Carmassi (1898–1976) e poi all'Accademia di Belle arti di Carrara con Arturo Dazzi (1881–1966). Per molti anni, sino al 1978, è stato titolare della cattedra di "figura modellata e ornato modellato" al Liceo artistico di Carrara. Di lui si ricordano le mostre con il "Gruppo dei Sette", nel 1948 alla Spezia e nel 1949 a Lerici e a Milano; la presenza al premio nazionale di pittura "Golfo della Spezia" dal 1953 al 1961 e nel 1965, e alla "Quadriennale" di Roma nel 1956 e nel 1959. Inoltre la "Mostra del Mare" a Genova nel 1935, la "Mostra Nazionale" di Napoli nel 1936, la "Mostra degli artisti in guerra" a Roma nel 1942 ed il "Premio di scultura" a Carrara nel 1957 e nel 1961. Opere di Carro sono state esposte all'allora istituendo Museo diocesano per il "Giubileo degli artisti" (2000) e per la rassegna del "Sacro" (2001). Due ampie retrospettive vennero poi allestite nel 2002 nella Fortezza Firmafede di Sarzana e, alla Spezia, nella Palazzina delle Arti. Venerdì 15 novembre, alle 17.30, sempre al Museo diocesano, Fabrizio Mismas terrà una conferenza su "Carro uomo e artista: un tentativo di ritratto".