"L'occasione è scaturita dalla volontà, congiunta e sentitissima, di ricordare la figura di Amedeo Lia, mecenate e collezionista, ad un anno dalla scomparsa - raccontano Laura Basso, Conservatore Museo d'Arte Antica e Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano e il direttore del Museo Lia Andrea Marmori - La Spezia ne conosce molto bene la prodigalità e così anche Milano, da quando Lia volle donare alla Pinacoteca del Castello, nel 2007, la Madonna con Bambino attribuita a Francesco Napoletano perché venisse conservata nella sala delle Asse, in stretto contatto con l'invenzione del pergolato ideato da Leonardo da Vinci. Assecondando pertanto il desiderio del collezionista Lia, che prima della sua morte auspicava con convinzione un appuntamento espositivo della Madonna leonardesca alla Spezia, reduce dalla fortunata mostra londinese (Leonardo da Vinci: Painter at the Court of Milan, National Gallery, London, 9 novembre 2011-5 febbraio 2012) dove l'opera era presente e ha avuto un ruolo di rilievo, ne è derivato un più esteso progetto di scambio tra le istituzioni milanese e spezzina. Oltre alla Madonna Lia, le Raccolte del Castello presteranno alla Spezia una selezione di quadri e porcellane cinesi frutto del collezionismo di Lodovico Barbiano di Belgiojoso (Milano, 1814-1880), altra figura di collezionista e appartenente ad una celebre famiglia di benefattori. La figlia Beatrice Greppi donò infatti nel 1954 l'intera raccolta di oltre un centinaio di quadri fiamminghi e un cospicuo nucleo di porcellane orientali al patrimonio museale di Milano. Tra i quadri Belgiojoso trasportati alla Spezia va citato almeno uno dei rari schizzi di Pieter Paul Rubens, Tre donne con puttini all'aperto. Delle opere donate da Amedeo Lia al museo spezzino cinque raggiungeranno la sede milanese. Oltre all'Ostensorio, datato 1437 e firmato dall'orefice lombardo Bartolomeo de Magonibus, che prenderà il posto della Madonna Lia nella Cappella Ducale, saranno presentati quattro dipinti, ciascuno in rapporto, per assonanza stilistica, con i quadri della Pinacoteca del Castello. Va sottolineato il vis-à-vis tra il polittico di Torchiara, datato e firmato da Benedetto Bembo, e la straordinaria tavola raffigurante la Madonna dell'Umiltà e angeli musicanti, concordemente assegnata all'artista ma di circa due anni posteriore. Sarà inoltre esposta la Madonna con Bambino di Giovan Pietro Rizzoli, accostata alla Maddalena del medesimo artista, quindi il Ritratto maschile del Ceruti, esempio del genere dei pitocchi interpretato dall'artista, di cui la Pinacoteca conserva invece una sfilata di nobili personaggi. Infine un'enigmatica Natura morta di fiori attribuita da Federico Zeri allo Pseudo Resani, è esposta al termine dell'ultima sala dedicata al XVIII secolo, un testo figurativo che rimarcherà il tema dello still life. La mostra Collezionare doni. Amedeo Lia e Lodovico Barbiano di Belgioioso è curata da chi scrive, in collaborazione con Francesca Tasso, Conservatore responsabile del Servizio Raccolte Artistiche, e Carolina Orsini, Conservatore delle Raccolte Extraeuropee e ancora con l'importante contributo di Francesca Giorgi, del Museo Lia."