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"Sessant'anni dopo", Roberto Quber presenta il suo libro al Circolo Fantoni In evidenza

Un viaggio nei ricordi, con un po' di nostalgia.

Venerdì 28 febbraio alle ore 18 nei locali del nuovo Circolo Fantoni alla Spezia in Galleria Adamello 31, Roberto Quber presenterà il suo ultimo libro in compagnia di Roberto Centi e Giuseppe Rudisi.

Il libro
“Sessant’anni Dopo” è un tuffo dell’autore, nato nel 1956, nel clima di una città di provincia degli anni ‘60: scuole con classi separate per genere: maschi con grembiulino nero e fiocco azzurro, femmine con grembiulino bianco e fiocco rosa; negozietti di quartiere pieni di comari che chiacchierano; bar di periferia affollati di uomini che giocano a carte e a biliardo e, durante gli eventi sportivi, guardano la televisione in bianco e nero posta in alto, in un angolo della sala; entusiasmo per il passaggio sull'Aurelia del Giro Ciclistico d'Italia con Graziano Battistini e Renzo Fontona e del Cantagiro con Morandi, Pavone, Rascel; passione per la politica, separati tra democristiani aggregati intorno alla parrocchia e comunisti organizzati con le loro sezioni, almeno una per quartiere, che la domenica mattina passano per le case a diffondere “L'Unità”; fondi con carbonini i quali vendono legna e carbone che portano nelle case, dove, in cucina, c'è la stufa che scalda un solo locale; bambini che passano il loro tempo libero all'aperto, giocando a biglie e a nascondino, e in casa, giocando a soldatini.

Sessant'anni sono passati: la Cassa di Risparmio cittadina è stata vicina al fallimento per i prestiti non restituiti alle aziende amiche degli amici; l'ACAM è stata condotta rovinosamente e non è più proprietà dei Comuni; la classe operaia è divisa tra dipendenti della grande azienda appaltante, diminuiti, e lavoratori dell'appalto, pagati molto meno, con miglioramento dei profitti della grande azienda sulla loro pelle, a causa della soppressione delle buone leggi degli anni ’60; ci si è accorti che l'amianto, usatissimo alla centrale Enel, nell'Arsenale Militare, nei cantieri navali, a bordo delle navi e nella raffineria dell'Antoniana, provoca il mesotelioma pleurico del quale sono morti centinaia di spezzini.

Si piomba così ai giorni nostri: le classi non sono più separate tra maschi e femmine; i negozietti di quartiere sono stati sostituiti da mercati super e iper; al posto del bar di periferia, il divano di fronte ad una televisione che è a colori e trasmette su infiniti canali per 24 ore al giorno; il Cantagiro non c’è più; la passione per la politica è scomparsa, come i carbonini perché la stufa a legna o carbone è stata sostituita dalle caldaie a metano; biglie, nascondino, soldatini, sono stati messi in pensione dai giochi sul telefonino o della PlayStation. Sono arrivati gli extracomunitari, poveri e i turisti, più o meno facoltosi.

Appuntamento quindi al Fantoni per conoscere un buon libro ed un tuffo nella memoria e nei ricordi.

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