Si conclude questa settimana la campagna per la pace sostenuta da un nutrito gruppo di cittadini liberi della Spezia che si sono autotassati per rendere possibile un messaggio di pace quanto mai necessario in questo momento. L'iniziativa è stata sostenuta e coordinata dall'Associazione Russkaya Idea della Spezia che ha partecipato alla realizzazione dell'iniziativa." dice il Presidente dell'Associazione Angelo Sinisi: Ci sono arrivati molti messaggi e richieste di dare voce ad una iniziativa di pace da cittadini molto preoccupati per il deteriorarsi della situazione in Ucraina, e visto la totale assenza dei nostri parlamentari di Brussels che preferiscono eseguire gli ordini di Washington e di Londra anzi che agire in prima prima persona per evitare una catastrofe sul nostro continente, hanno voluto fare questa iniziativa per gridare la loro volontà di farla finita con questa guerra voluta esclusivamente dalla NATO dopo anni di provocazioni."
Si precisa ancora che la realizzazione del progetto è stata auto finanziata da quasi 100 cittadini tramite autotassazione
FM ci scrive sempre su questo argomento: "Da fine ottobre per le strade della Spezia e di Sarzana sta girando un camion vela con un manifesto che ha già fatto parlare di sé in termini negativi in altre realtà italiane: nel manifesto campeggia l'immagine di una stretta di mani, una con i colori della bandiera italiana, l'altra con la bandiera della Federazione Russa. La scritta che l'accompagna è "La Russia non è il mio nemico" che, da simbolo di una legittima protesta dal basso contro la guerra, è stata immediatamente rivestita di finalità propagandistiche filoputiniane.
E' l'iniziativa pacifica e pacifista di un gruppo di spezzini che, sulla scorta di iniziative analoghe in giro per l'Italia, ha deciso di investire qualche euro per lanciare un messaggio di pace.
Queste persone sono deluse e stanche di tutte le panzane che vengono raccontate da anni con assoluta nonchalance: che Putin sarebbe un autocrate guerrafondaio ad esempio, mentre l'Europa sarebbe, secondo qualcuno, un "giardino in cui tutto funziona".
Se si spiegasse, invece, che le origini del conflitto russo-ucraino risalgono almeno al 2014 e che Putin non ha fatto altro che intervenire in soccorso alle popolazioni russofone discriminate e massacrate per anni e che in realtà a nessuno importa un fico secco delle sorti dei tantissimi ucraini mandati a morire al fronte spesso senza alcuna preparazione militare, né più né meno che carne da cannone, ecco forse l'opinione pubblica potrebbe farsi un'idea più precisa di quanto avviene e magari potrebbe decidere di ribellarsi.
Queste persone dunque, con questa presa di posizione, dimostrano che è possibile (nonché doveroso) provare a esprimere un'opinione diversa. Lo slogan "La Russia non è mio nemico", lungi dal voler urtare la sensibilità del popolo ucraino, rappresenta, con l'immagine delle due mani che si stringono, la profonda amicizia che lega il popolo italiano e il popolo russo e testimonia i sentimenti di milioni di italiani che rifiutano l'imperante retorica antirussa e soprattutto la guerra, dimostrando in tal modo di voler prendere le distanze dalle posizioni ufficiali di alcuni leader politici".