La mostra Da Cosa Nasce Cosa proviene da un proverbio popolare che si tramanda da molte generazioni e porta un grande insegnamento. Come i semi di mela, se vengono piantati, hanno capacità di subire variazioni spettacolari da padre a figlio, cioè di non riprodursi nella stessa pianta ma di crearne una inaspettata. Werner Karl Heisenberg ci ha insegnato che non si può conoscere in maniera oggettiva, precisa e deterministica la realtà fisica; ma occorre adottare un modello probabilistico, poiché c’è qualcosa di casuale nella materia che è impossibile determinare con precisione e che l’atto stesso dell’osservazione modifica gli oggetti osservati. Per conoscere qualcosa è necessario entrarci in contatto. E nel momento in cui entriamo in relazione con qualcosa la modifichiamo (e ne siamo modificati).
Da Cosa Nasce Cosa
Jaya Cozzani Chandra | Daniela Spaletra
02 -11 agosto 2024
Castello di San Terenzo
Inaugurazione Venerdì 2 Agosto ore 19.00
orari di apertura della mostra da martedì a domenica dalle 17 alle 23
Castello di San Terenzo, via Castello, 8, 19032 Lerici SP – tel. 388 475 0863
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Daniela Spaletra
Nata a Torino, diplomata in Pittura e successivamente in Arti Multimediali all'Accademia di Belle Arti di Carrara, vive e lavora a Lerici (La Spezia).
Inizia il suo percorso artistico negli anni ’80 nell’ambito della fotografia sperimentale con il maestro spezzino Sergio Fregoso. I suoi interventi sono sempre ideologicamente connotati come arte sociale, ideologica, femminile. Le installazioni riccamente polisemiche, marcano lo spazio di intense relazioni che indagano nella memoria ancestrale collettiva, nel rito, e talvolta, tentano di colpire i sensi dell'osservatore cercando, con la loro collaborazione di modificare certi processi sociali e culturali. Vive l’arte come urgenza espressiva, come atto rivoluzionario, libera da costrizioni di alcun genere, senza confini e contro l’indifferenza, da vivere in ogni spazio e non solo nei luoghi ad essa deputati. Negli ultimi anni, la sua poetica si è concentrata sul concetto di memoria, di tempo, sul sogno di poter far convivere epoche e luoghi lontani, sul concetto di paesaggio, sull’alterazione di confini sulla creazione di nuove terre, sulla riappropriazione di spazi preclusi, sull’evidenziazione di una criticità in atto attraverso azioni registrate e condivise, immaginando realtà diverse, mondi paralleli e luoghi senza tempo. Gli ultimi progetti sono sia individuali che collettivi come: Dimora, con Zoya Shokooki, a cura di Matteo Innocenti, Rassegna Debacle Fourteen Artellaro, Tellaro (SP) 2023. Orfani, a cura di Gino D’Ugo, Parallelamente, Circuito Off del Festival della Mente, Sarzana (SP) 2023. Plusultra/BEATE TERRE, personale a cura di Maila Buglioni, Indipendent Art Space, Gate26A, Modena, 2022. IN PECTORE, personale, a cura di Nicola Barattini, Chiesa Madonna delle Lacrime, Carrara, 2021. Plusultra , BURN_ Pixelache Festival a cura di Dimora OZ per KAD Kalsa Art District, Helsinki, Finlandia, 2021. PLUSULTRA /ARKAD Video/Performance a cura di Lori Adragna e Andrea Kantos, Dimora OZ e Bridge Art, nel programma di ARKAD KIN LINE LEGACY, Palermo, 2021. PLUSULTRA/BEATE TERRE, progetto a cura di FourteenArTellaro, Dimora OZ e Analogique, evento collaterale ARKAD per Manifesta 13 - Les Parallèles du Sud, Tellaro (Sp), 2020.
PLUSULTRA, personale 16Civico, a cura di Maila Buglioni, Pescara, 2020.
Tempofermo,16 Civico, Ass. Culturale Opus, Pescara evento -online, a cura di Christian Ciampoli e Chiara Scarlato, 2020. Plusultra/La Superfice Accidentata, rassegna di videoarte, Fourteen/Artellaro, a cura di Gino D'Ugo, Tellaro (Sp) 2019. Batticuore, Arte/Anarchia a cura di Escuela Moderna Ateneo/Libertario e ApARTe MACRO/asilo Museo D'Arte Contemporanea, Roma, 2019. OM, Out Of Metropoliz, con G.Cantoni e A.Luporini, MACRO Museo d'Arte Contemporanea, Roma, 2019. Let's Travel Around the World Rizomi-NoPlace 4 - Ex Ceramica Vaccari, S.Stefano Magra, (Sp) 2018. Not-Modular con A. Luporini, MAAM, Museo dell'Altro dell'Altrove di Metropoliz, Roma, 2018. PUBLIC GARDEN con G.Cantoni e A.Luporini , a cura di Luca Monzani, Indipendent Art Space Gate26A, Modena, 2017. UNICURSALE personale, Chiesa Madonna delle Lacrime, a cura di Gilberto Pellizzola, Carrara, 2014.
Jaya Cozzani Chandra (Mumbay, 1982), lavora con la materia, con il tempo, con la scienza e la filosofia. Incarna un approccio teorico, ma anche puramente poetico, al visibile e il suo lavoro si libra fra immagine e astrazione, fra Oriente e Occidente. La sua è una ricerca dell’ordine matematico- scientifico-cosmico del mondo in cui forma e sostanza sono indissolubilmente legate, perché tutto si evolve, in un flusso continuo. Ha sviluppato tutto il percorso accademico delle arti figurative all’Accademia di Belle Arti di Carrara nel corso Arti Multimediali e si è specializzata in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Durante il passaggio tra Accademie ha vinto il premio come giovane artista Berlino per l’arte nel 2007 promosso dagli amici del Camec di La Spezia, uno stage presso Fabrica s.p.a. Centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton a Villorba e uno stage allo IUAV (Teach Me, Fast Forward – Very very stupid, con Matteo Cibic e Cosimo Bizzarri) a Venezia. Dopo aver partecipato alla residenza promossa da Fondazione Furla, Carisbo, Manbo e Xing, un laboratorio con Giovanni Anceschi e Luca Trevisani a Palazzo Pepoli di Bologna, ha gestito e coordinato il progetto di residenza RUN/ Spazio per artisti di passaggio che si è tenuto dal 2012 al 2015 a Lerici, il Golfo dei Poeti, nel mese di agosto. Fondamentale è stato il suo apprendistato nella ‘bottega’ di Remo Salvadori, insieme mentore e maestro d’arte, iniziato nel 2011. In un dialogo costante con Tommaso Trini e Pier Luigi Tazzi ha condiviso momenti importanti della sua ricerca. Ha al suo attivo progetti individuali e collettivi: Come l’acqua abbraccia la roccia quando la incontra a Roma un workshop nel 2016, Base/Progetti per l’arte di Firenze nel 2017, Making of an artist a Pelago un workshop per giovani artisti nel 2017, Cos’è l’arte? Cercando i fondamenti della forma a Mantova nel 2017, Il blu perenne del cielo a Milano presso MARS, Cos’è l’arte? Capitolo II - Il segno del vuoto a Hiroshima in Giappone nel 2019, VISIBILIA, come rendere visibile l’invisibile a Palazzo Ducale di Gubbio nel 2022 e a Villa Croce di Genova, Equorea (di mari, ghiacci, nuvole e altre acque ancora), progetto espositivo a cura di Giulia Bortoluzzi a Milano, ha presentato Soffia dove vuole, un’opera site specific per BUILDING.