Questa mattina il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, insieme all’assessore al turismo e toponomastica Maria Grazia Frijia e la dott.ssa Pia Spagiari in rappresentanza del Lerici Pea, hanno svelato una targa turistica dedicata al poeta spezzino Giovanni Giudici.
La targa è posta in piazza Saint Bon, crocevia di turisti che transitano dalla Stazione Ferroviaria verso il centro ma anche luogo di ritrovo di tanti spezzini, e raffigura le immagini di una piazza d’antan, del poeta Giudici e il testo di una sua poesia dedicata proprio a quel luogo di ritrovo. Inoltre è presente un Qrcode che rimanda al sito web “WALK! L A SPEZIA - Il piacere di passeggiare in città”, progetto messo a punto e voluto dall’Amministrazione Peracchini e realizzato in collaborazione con ATC Mobilità e Parcheggi. Un circuito culturale a valenza turistica per favorire lo sviluppo del "turismo lento", da percorrere a piedi lungo i percorsi pedonali che consentirà l’accesso ud una serie di servizi integrati che faciliteranno e miglioreranno l’esperienza di soggiorno nella nostra città
“Onoriamo la figura di Giovanni Giudici, uno dei massimi poeti italiani del secondo Novecento nel centesimo anniversario della sua nascita, avvenuta il 26 giugno 1924, con l’installazione di una tra le sue poesie più celebri e commoventi. – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini - Un gesto di riconoscimento, voluto da tutto il Consiglio Comunale e condiviso con l’Associazione Premio Lerici Pea, del grande spessore di un intellettuale che ha tratteggiato il Novecento e la condizione dell’uomo e che rimase sempre legato alla sua città.”
L’installazione della targa rientra in un progetto più ampio voluto dall’amministrazione Peracchini di valorizzazione e divulgazione delle figure di illustri spezzini che grazie alla loro opera hanno contribuito a promuove la nostra città nel mondo.
In particolare a Giovanni Giudici (Le Grazie nel 1924 – La Spezia 2011) nel 2021, a 10 anni dalla sua scomparsa, l’Amministrazione aveva dedicato una giornata di studi al Teatro Civico e nel 2004, a festeggiamento dei suoi ottant’anni, i Comuni della Spezia, Lerici e Portovenere gli conferirono la cittadinanza onoraria del Golfo dei Poeti.
Giovanni Giudici fu poeta e giornalista italiano, partecipò attivamente alla vita della nostra città prima come consigliere comunale e poi come assessore alla cultura in Provincia. Fu chiamato ad Ivrea, la Silicon Valley italiana, da Adriano Olivetti per lavorare all’interno dello stabilimento considerato come un esempio industriale tra i più “illuminati” in Italia e non solo.
Olivetti, infatti, per costruire una comunità di lavoratori differente attraverso un rapporto nuovo fra imprenditore e operai pensò proprio ad un insieme di intellettuali tra i quali Giovanni Giudici che, lavorando prima a Ivrea e poi a Torino, diede a quella comunità un apporto fondamentale. Bibliotecario, copywriter, ideatore pubblicitario, Giudici diventò ispiratore di valori umanistici nella città-fabbrica che definiva una “moderna Atene periclèa”.
Un fine intellettuale che ha lasciato un segno indelebile in Italia e alla Spezia al quale la città dedica un giusto tributo.
PIAZZA SAINT-BON
Sbràita decoro il creditore, infierisce
sull'insolvente, gli minaccia galera,
fa adunare la gente del passeggio serale:
il giusto chiede giustizia al procuratore del re
Gli è contro solo il bambino che trema
di paura e vergogna, ma che finge
di appartenere ad altri - non si stringe
al genitore maltrattato.
Il figlio del debitore - io
sono stato.
Per il mio padre pregavo al mio Dio
una preghiera dal senso strano:
rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo.
Da "L'educazione cattolica" di Giovanni Giudici (1924-2011)