Nei giorni scorsi, si è tenuta al teatro comunale “Astoria” di Lerici la festa per i venticinque anni della compagnia tetrale “Marilontani”.
Il nome, all’apparenza esotico, è legato invece in modo stretto alla tradizione cristiana di Lerici e ad un’intuizione di monsignor Ricciardi: “don Franco” considerava la devozione alla Madonna di Maralunga, patrona di Lerici ed anche della festa di Avvenire, legata ad un verso del salmo 64, dove si parla di “mari lontani”. Nacque proprio da qui, nel solco della grande devozione mariana locale, la compagnia dialettale andata ad affiancare quella più antica delle “Briciole” e poi consolidatasi nel corso di un quarto di secolo.
All'Astoria, alla presenza tra gli altri, per Avvenire, dell’inviata Lucia Bellaspiga, animatrice di tanti dibattiti lericini, ben trentotto tra attori ed attrici di “Marilontani” - alcuni dei quali giovanissimi - hanno festeggiato il loro compleanno insieme all’instancabile fondatrice Giuly Rolla, e con la collaborazione preziosa di Olga Tartarini.
All“Astoria” è andata così in scena la prima dell’originale versione lericina di una celebre commedia di Nikolaj Gogol, “L’ispettore generale”. Il testo, non privo di spunti di attualità, è stato adattato nel dialetto locale dalla stessa Giuly, applaudita a lungo insieme a ragazzi e ragazze della compagnia. Giuly ha voluto ricordare al riguardo anche un altro personaggio importante nella storia della festa, Colombo Bongiovanni, autore di quel corposo vocabolario del dialetto lericino che è divenuto quasi un “testo sacro” per gli autori dei testi teatrali della festa.