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TUTTA LA VITA DAVANTI: al via il festival di teatro per "vecchi del futuro" In evidenza

Al Dialma, un ricco programma dal 24 al 26 maggio targato SCARTI Centro di Produzione Teatrale d'nnovazione. Un festival organizzato dai giovani per i giovani.

Dopo il successo della prima edizione, torna dal 24 al 26 maggio "Tutta la vita davanti", il festival teatrale pensato "per vecchi del futuro" e targato SCARTI Centro di Produzione Teatrale d'Innovazione in collaborazione con Fuori Luogo La Spezia. Direttore Artistico sarà la giovane e talentuosa regista spezzina Alice Sinigaglia, Classe 1996.

La Spezia diventa così il luogo di incontro e scambio per la scena teatrale nazionale under 30, un momento organizzato dai giovani per i giovani con l'obiettivo di permettere agli artisti partecipanti di rivolgersi ai giovani e di sperimentare, realizzando anche una commistione di generi tra teatro-canzone, performance, video-performance, percorsi sonori, linguaggi (stand up, rap e poesia).

 "Ringrazio gli Scarti per l'attenzione che hanno prestato al tema del futuro - dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini - nessuno ne parla più e quale forma migliore del teatro per riflettere e ragionare, tenendo in considerazione le nuove generazioni. Il mondo e i linguaggi stanno cambiando, è giusto che le nuove generazioni trovino un modo per esprimersi al meglio e il teatro dà tante opportunità. Se non si pensa al futuro, si vive alla giornata ed è difficile così dare risposte, condividere con le nuove generazioni è fondamentale. Il tema del futuro è un messaggio bellissimo e ci pone davanti domande alle quali dobbiamo rispondere".

Il direttore artistico di Fuori Luogo e Scarti Centro di Produzione Teatrale d'Innovazione Andrea Cerri, spiega che questo è un progetto pensato per coinvolgere non solo i giovani spezzini, ma anche una giovane generazione di artisti da tutta Italia, per dare loro spazio nel teatro, un settore dove le nuove generazioni non ne hanno molto. "Il tentativo è quello di mettere in risalto una serie di artisti che stanno portando avanti percorsi interessanti e farli incontrare con ragazzi del nostro territorio che partecipano a laboratori teatrali. Ne abbiamo organizzati sia teatrali scenografici che di critica teatrale, un'educazione allo sguardo critico che partendo dal teatro si spera si estenda anche alle altre forme artistiche e alla società contemporanea".

Andrea Cerri sottolinea che l'obiettivo è quello di valorizzare giovani artisti del territorio e il fatto di aver affidato la direzione artistica del festival ad Alice Sinigaglia, una giovane regista spezzina, che ha studiato a Milano e sta facendo un percorso professionale importante a livello nazionale, è indicativo. "Alice ha una certa sensibilità verso i giovani artisti della sua generazione ed è quindi riuscita a invitarne molti alla Spezia per il festival a presentare i loro lavori. Vogliamo che sempre più giovani riescano ad esprimere una cittadinanza attiva e partecipe".

La direttrice artistica del festival, Alice Sinigaglia, spiega che l'iniziativa è nata lo scorso anno quasi per caso, la prima edizione è stata un tentativo che ha avuto un successo. "Quest'anno il programma ha l'obiettivo di raccogliere le eccellenze provenienti da tutta Italia. Tutti gli artisti stanno compiendo una ricerca importante e specifica, per me era importante che tutti avessero un punto di vista molto preciso sulla realtà, bisogna che i giovani sappiano cosa stiamo facendo e dicendo. Niente parlerà solo di teatro durante il festival, ma ci sarà una commistione di forme d'arte, il punto è di interrogarsi su quello che accade dal vivo e nel presente nel concreto. I giovani non hanno un luogo dove trovarsi e sentirsi fondamentali, lo abbiamo voluto creare con questa iniziativa".

Al festival sarà presente anche GOSP Giovane Orchestra Spezzina, che dal 2024 e per il prossimo triennio sarà gestito direttamente da APS Fuori Luogo, con il coordinamento di Giovanni Franceschini. "GOSP è un progetto nato per volere della Fondazione Carispezia nel 2013 - evidenzia Giovanni Franceschini - E' un progetto di orchestra sociale, ispirato ad un sistema venezuelano nato negli anni '70 che vedeva una fonte di riscatto per ragazzi che avevano meno possibilità dalla vita per problemi economici o sociali, attraverso la musica e in particolare la pratica orchestrale. E' molto importante entrare con la nostra orchestra in questo festival, parteciperemo allo spettacolo iniziale e finale. E' una bella occasione per noi il fatto di riuscire a integrarsi anche in altre forme di arte, non solo la musica, emancipandosi dalla nostra nicchia, può essere un inizio di collaborazione e commistione di generi di arte che fa bene a tutti".

Alessandra De Simone di ATS Dialma sottolinea che "questi giovani artisti che partecipano ai laboratori e saranno presenti al festival, si stanno prendendo una loro responsabilità importante. Questo ci fa capire che il Dialma è il posto giusto dove fare tutto questo. All'inizio ci abbiamo creduto in pochi, e cosa sta accadendo ci motiva ad andare avanti. Si fa fatica e quando si trova questi 'super giovani' che ci credono come abbiamo fatto noi, è fonte di grande motivazione. Il Dialma è luogo di inclusione, di contaminazione e di convivenza tra diverse realtà".

IL PROGRAMMA

Venerdì 24 maggio

Alle ore 19 nell’Auditorium del Dialma da non perdere il melanconico e surreale "Beati voi che pensate al successo, noi pensiamo alla morte e al sesso", del Gruppo della Creta: in scena, traendo ispirazione dall’immaginario del poeta Juan Rodolfo Wilcock, il disagio della generazione dei giovani adulti, inermi, senza bussola, precari e in balìa di una contemporaneità sempre più veloce, che vuole fuggire rimanendo seduta sul divano, che vuole mostrarsi ma si nasconde, che sogna di gridare e finisce per parlarsi addosso.

Alle 20.15 (e in replica alle ore 21) Gruppo Uror presenta l’originalissimo "Ciak si gira, la vita è una tortura", di Caterina Rossi ed Evelina Rosselli, realizzato con il sostegno di PavAlle ore 22 "Personne. Chroniques d’une jeunesse", di Ugo Fiore e Livia Rossi, spettacolo presentato in prima nazionale alla Triennale di Milano e vincitore del bando Forever Young de La Corte Ospitale. Un lavoro dove ricordo e immaginazione si confondono nel viaggio del protagonista, giovane uomo che si lascia trasportare dal tempo, mentre rivive i luoghi dell’infanzia e un incontro decisivo. Lo spettacolo, indagando il tema della pedofilia, si sviluppa nella progressiva creazione di corti circuiti narrativi, in un gioco di accordi e opposizioni, in cui, proprio come accade nella memoria, diventa impossibile distinguere ciò che è vero da ciò che invece non lo è.

Sabato 25 maggio

Dalle ore 14 alle ore 17, tavola rotonda nel Foyer del Dialma: giovani e meno giovani artisti, critici teatrali, operatori e spettatori, saranno chiamati a pensare, confrontarsi, abbracciare concetti come successo e fallimento, per rispondere alla domanda: “Come posizionarci in quanto artisti e operatori under30 nel sistema teatrale e nella società contemporanea".

Alle 18.45 in Auditorium "Suck my Iperuranio". Per una stand up comedy triste, ironica, potenzialmente straziante di e con Giovanni Onorato. Lo spettacolo - già vincitore #pillole e Luna Crescente, finalista DirectionUnder30 e Martelive -  è una scrittura originale per attore solo, ispirata ai racconti di Heinrich Böll, che ironizza, gioca e si fa beffa delle sofferenze d’amor perduto e in cui la stand-up comedy diviene strumento narrativo a servizio della performance. Un comico chiuso nella sua stanza sta cercando di dimenticare il suo amore perduto e lo fa sforzandosi di provare i suoi sketch, che purtroppo non lo fanno più ridere.

Alle ore 20.15 al Campetto Rosso adiacente il Dialma, Gaetano Palermo e Rita Leo saranno invece i protagonisti di "Swan", progetto vincitore di Biennale College Teatro. Una performance site-specific - produzione La Biennale di Venezia con il supporto di Casa della cultura Italo Calvino, H(ABITA)T - Rete di Spazi per la Danza, Associazione QB Quanto Basta - ispirata all'assolo “La morte del cigno” che Michel Fokine coreografò nel 1901 per Anna Pavlova, prima ballerina del Balletto Mariinskij, è il ritratto della vita in tutta la tragica banalità di una coazione a ripetere.

Teatro e musica si incontrano alle ore 22 con "Concerto fetido su quattro zampe", di e con Alice e Davide Sinigaglia, uno spettacolo prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, che è già un cult, dopo il felicissimo debutto di pubblico e critico a Powered by Ref, un progetto Romaeuropa Festival 2023 nell’ambito di ANNILUCE_osservatorio di futuri possibili. Sul pavimento, una moquette elegante a quadri, le luci soffuse, una finestra che dà sul mondo. Inizia lo spettacolo. Due cani sono stati lasciati in casa. La casa non è proprio una casa. C’è una batteria, due aste e due microfoni. I cani cominciano a cantare. Il lamento diventa un concerto e la casa un palco. Seguirà alle ore 23 il party  di DJ MOEBIUS/EDOARDO SORGENTE.

Domenica 26 maggio, alle ore 19 da non perdere lo spettacolo "Amadriadi",  misteriose creature mitologiche che si fondono in modo indissolubile con gli alberi. La performance della compagnia Michele Ifigenia/Tyche, coproduzione Aiep Ariella Vidach, è un’evocazione visiva che mescola la fragilità umana con la forza immutabile della natura per poter donare allo spettatore un momento di sospensione: la cristallizzazione di una metamorfosi.

Alle 19.30 nel foyer si terrà la presentazione del laboratorio di critica teatrale Play the Critic! a cura della rivista di critica milanese Stratagemmi Prospettive Teatrali: gli spettatori potranno ricevere la pubblicazione cartacea esito del percorso di osservazione della stagione di Fuori Luogo 13 La Spezia e del Teatro degli Impavidi di Sarzana con oltre 20 studenti delle scuole superiori spezzine.

In Auditorium, alle 21 si terrà Afànasi di Ctrl+Alt+Canc, finalista di In-Box 2024 e Dossier Risonanze 2024, Premio della Giuria Critica a Direction under30, già vincitore L’Italia dei Visionari - Kilowatt Festival, uno spettacolo in cui spiega il gruppo napoletano - formato da Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto, Francesco Roccasecca feat. Manuel Severino - non c’è niente da vedere: “Si può chiedere a te che leggi - sì esatto proprio tu, tu che ora te ne stai qui con queste parole davanti: cosa vuoi vedere? Qual è la prima cosa che ti viene in mente? Ecco, quella. Questo spettacolo parla di quella. E di molte altre che ancora non hai pensato”.

Alle 22.15, la chiusura della seconda edizione di Tutta la vita davanti è affidata a Gennariello. Una festa di m***a, esito del laboratorio annuale di scenografia e teatro No Recess! con oltre 60 studenti spezzini coinvolti, che da tredici anni viene portato avanti negli spazi del Dialma, a cura di Enrico Casale, Damiano Grondona, Alessandro Ratti e Caterina Rosaia.

La performance (che sarà presentata in anteprima anche mercoledì 22 e giovedì 23 maggio sempre al Dialma alle ore 21) vedrà la collaborazione della Giovane Orchestra Spezzina - GOSP sotto la direzione di Dino Dinelli storico progetto di inclusione attraverso la musica che coinvolge decine di giovani e giovanissimi del territorio e che dal 2024 e per il prossimo triennio sarà gestito direttamente da APS Fuori Luogo – con il coordinamento di Giovanni Franceschini. GOSP è realizzata grazie al fondamentale contributo di Fondazione Carispezia e alla collaborazione dei Distretti Socio-sanitari provinciali.

INFO E PRENOTAZIONI

Il Dialma – via  Monteverdi 113, La Spezia - 3332489192 (anche messaggio whatsapp) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. fuoriluogoteatro.it                                                                             

Spettacoli singoli - 5€ under30 / 10€ convenzionati Scarti / 12€ intero

Gennariello. Una festa di m***a - 8€ intero / 5€ under30                          

Biglietto giornaliero cumulativo: 12€ under30 / 17€ convenzionati Scarti / 20€ intero

Ingresso gratuito: Tavola rotonda, Dj set, Play the critic!

                                                          

 

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