L'evento, previsto inizialmente per sabato 4 novembre, è rimandato, causa maltempo, all'11 novembre. In Piazza Querciola a Castelnuovo Magra, alle ore 17, si terrà la presentazione in anteprima del catalogo della mostra di Maurizio Maggiani "Narciso meccanico. Una fotocamera per specchiarsi nel mondo" a cura di Archivi della Resistenza (Verba manent. Serie Sguardi, Edizioni ETS, pp. 196). L’evento assolutamente inedito, vedrà dialogare due dei maggiori autori contemporanei, Maurizio Maggiani e Uliano Lucas.
Per la prima volta il fotografo e fotoreporter milanese Uliano Lucas, uno dei più importanti ed eclettici nel panorama nazionale e internazionale - da sempre ispirato da tematiche come il lavoro, le migrazioni, le controculture artistiche e musicali - dialogherà con lo scrittore Maurizio Maggiani sulla fotografia e sul catalogo appena pubblicato in un incontro unico e imperdibile che si svolgerà presso Piazza Querciola a Castelnuovo Magra (in caso di pioggia, l'incontro si svolgerà all'Oratorio dei Bianchi).
Quello di Uliano Lucas a Castelnuovo è un ritorno, infatti era già stato protagonista insieme a Letizia Battaglia e Tano D’Amico della mostra “La strada, la lotta, l’amore” (2019) - sempre a cura di Archivi della Resistenza. Lucas è anche un profondo conoscitore della storia della fotografia italiana e potrà offrire una lettura originale del lavoro di Maggiani, uno dei maggiori scrittori contemporanei, sulla scia di una tensione comune, estetica e intellettuale, all’umanità latente che permane nonostante le contraddizioni della società, alle battaglie e alle sofferenze del lavoro, in uno slancio sempre schietto, lucido e attento al faticoso eppure emozionante percorso dell’emancipazione individuale e collettiva. Da qui il comune interesse per l’impegno sociale e politico, dagli anni Sessanta fino ad oggi, che nei lavori dei due autori costituisce un filo conduttore mai esaurito.
Sarà inoltre possibile visitare la mostra di Maurizio Maggiani, prorogata al 19 novembre 2023, presso la Torre dei Vescovi di Castelnuovo Magra negli orari 16-20 (negli altri giorni: sab e dome 10-12 e 16-19). Alla fine dell'incontro aperitivo presso il Circolo ARCI Castelnuovo Magra e, solo per l'occasione, il catalogo sarà venduto al prezzo speciale di 15 euro, anziché 24 euro (informazioni al 329 0099418)
L’iniziativa è organizzata da Archivi della Resistenza con il patrocinio del Comune di Castelnuovo Magra, con la collaborazione di Museo Audiovisivo della Resistenza, Fototeca provinciale di Fermo "Mario Dondero", Associazione Spazi fotografici, Arci Castelnuovo Magra
Così Maurizio Maggiani, nell’intervista pubblicata sul catalogo: «Cos’è che mi piaceva oltre alla meccanica? Mi piaceva il fatto che la meccanica producesse qualcosa di ineffabile, qualcosa che non è meccanico ma diventa, in qualche modo, come una proiezione di una parte di te che riguarda quello che vedi, quello che pensi di aver visto, quello che senti di aver visto. Io non voglio fare un discorso molto intellettuale, ma è la verità. Ancora adesso, che sono passati più di cinquant’anni, quando io ho la macchina fotografica in mano, ce l’ho perché non voglio che mi sfugga qualcosa che sento, qualcosa che sento di ciò che ho intorno».
Testo tratto dalla quarta di copertina del catalogo:
Se molto sappiamo del narratore Maurizio Maggiani, meno noto è il fatto che tra i tanti lavori svolti prima di diventare uno scrittore affermato c’è stato anche, e soprattutto, quello del fotografo: una passione che non ha mai abbandonato e che ha costituito, lungo i decenni, quasi un “secondo mestiere”, in parallelo alla sua attività pubblica. Con la mostra Narciso meccanico. Una fotocamera per specchiarsi nel mondo, curata da Archivi della Resistenza, si vuole dare conto, per la prima volta, del vastissimo archivio fotografico dell’autore, con foto a partire dal 1971 fino alla più recente attualità (le ultime foto ritraggono l’alluvione che ha colpito la Romagna nella primavera del 2023).
Non meno ricco è il repertorio proposto in questa pubblicazione: gli anni della contestazione e della ricerca di una nuova forma di vita liberata; gli esperimenti didattici nella scuola che si batte per l’inclusione; le lotte operaie e l’indagine sui lavoratori; il paesaggio e la città indagate in interiore homine, per comprendere le trasformazioni in atto; il ritratto sociale e gli affetti familiari; gli autoritratti e la fotografia naturalistica e, ancora, personaggi e fatti, fonti d’ispirazione per la sua narrativa. In questo alternarsi di stagioni individuali e collettive, si passa dalla fotografia di impegno e di documentazione sociale a un ripiegamento più esistenzialista, che mette al centro la ricerca formale e sembra talvolta approdare a una dimensione più metafisica dell’immagine, il tutto accompagnato da un’instancabile sperimentazione sulle tecniche e sui formati.
