Come già un precedente convegno aveva messo in luce, la presenza di comunità francescane a Sarzana è attestata sin dalla prima metà del Duecento, poco tempo dopo la morte di Francesco, che comunque passò di sicuro presso la città, punto di transito verso la Francia. Il convento e la chiesa dei frati minori, già attestati ai tempi di Castruccio (primo Trecento) avevano dunque notevole importanza nel Quattrocento, all'epoca del papa di Sarzana Tommaso Parentucelli. Proprio ai rapporti tra Niccolò V e gli ordini francescani è dedicato ora il convegno che si terrà domani sabato 16 settembre, alle 16, nel salone maggiore del palazzo vescovile di via Mazzini.
Due i relatori, che saranno presentati dal presidente del centro Egidio Banti. Padre Lorenzo Turchi, egli stesso frate minore oltre che docente all'Università "Antonianum" di Roma, dove insegna teologia medievale, parlerà sul tema "Giacomo della Marca e Niccolò V, tra codici e fraticelli". Giacomo della Marca, pur forse poco conosciuto al grande pubblico, è un santo francescano, canonizzato sin dal 1723 e vissuto appunto all'epoca di papa Niccolò V . La seconda relazione sarà tenuta da un esperto della Biblioteca Apostolica Vaticana, già più volte presente a Sarzana negli anni scorsi: Antonio Manfredi, che parlerà sul tema "Niccolò V e i francescani: tracce di ricerca dalla Biblioteca delle origini".
Seguirà il dibattito. Tutti sono invitati. Le iniziative del centro "Niccolò V" proseguiranno nei prossimi mesi, in vista del primo dei "centenari francescani", quello del presepe di Greccio, realizzato da Francesco d'Assisi la notte di Natale del 1223.