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Agosto ci regala un altro grande spettacolo, la "Superluna Blu" In evidenza

Il cielo agostano è stato ricco di sorpese: dopo pianeti e comete, adesso la "Superluna Blu", ma perché si chiama così? Scopriamolo con Sabrina Mugnos.

Il cielo d’agosto è stato ricco di sorprese: pianeti e stelle cadenti ci hanno tenuto con il fiato sospeso. Fino a questa sera il cielo ci regalerà un altro spettacolo meraviglioso, la “Superluna Blu”. Tanti gli scatti postati sul web, tanto lo stupore di chi è rimasto incantato e ha voluto condividere il suo momento di meraviglia, dimostrando come lassù tutto sia più vivo e in movimento che mai. Ne abbiamo parlato con Sabrina Mugnos. 

Sabrina, quanto è vivo, vivace e dinamico il cielo? 

Per quanto possiamo rimanere ingannati da una sua apparente immobilità, in realtà il cielo lassù è vivo e  dinamico. Ma non solo, è anche molto imprevedibile regalandoci spettacoli davvero inattesi. Sullo sfondo della cupola punteggiata di stelle dal movimento lento e inesorabile, vanno e vengono corpi celesti, a volte esplodono, cambiano, mutano, emettono luce ed energia, a volte svaniscono. Sono visitatori che possiamo osservare in movimento e cambiamento e che ci portano la loro presenza da distanze enormi, migliaia e pure milioni di anni luce. E’ incredibile pensare che a volte quello che vediamo nei nostri telescopi oggi, in realtà è accaduto nel cielo dei nostri antenati, o addirittura che una stella cometa che passa nel nostro cielo, l’ultima volta è stata osservata dall’uomo di Neanderthal e la prossima volta sarà avvistata tra migliaia di anni: ci sentiamo un pò fortunati ad avere avuto la possibilità di godere di questo spettacolo, proprio noi. A volte i corpi celesti si scontrano e si disintegrano, altre volte passano come comete con le loro code colorate, a volte lasciano nello spazio parti di loro regalandoci lo spettacolo delle stelle cadenti, pensiamo ad esempio allo sciame delle Perseidi. 

Fino a questa sera il cielo ci regalerà un altro dei suoi meravigliosi spettacoli, la “Superluna Blu”...

 In queste sere Sorella Luna si troverà nella suggestiva e affascinante combinazione di diventare piena nello stesso momento in cui sarà alla minima distanza dalla Terra (Perigeo) a 357.344 chilometri, contro i 384.400 chilometri di media e 405400 km (Apogeo) di massima. Questo è il motivo per cui potremo osservarla il 14% più grande rispetto a quando è più lontana dalla Terra e con una luminosità aumentata fino al 30%. Questa magica coincidenza è avvenuta alle 3.35 (ora italiana) della notte tra il 30 e il 31 agosto; potremo goderci lo spettacolo fino a tutta questa sera 31 agosto guardando il cielo in direzione sud-est.

Ma perché viene chiamata “blu”, non ci sembra abbia questo colore…

Quest’anno ci ha regalato ben quattro Superlune piene, quella del 31 agosto è la più vicina, dunque la più grande. Dopo la Superluna del 1 agosto, questa è la seconda dello stesso mese, un bis di Superlune che non accade di frequente: l'ultima volta è avvenuto nel mese di gennaio del 2018, la prossima sarà nel 2037, sempre a gennaio. 

La seconda Luna piena di uno stesso mese, relativamente rara, viene chiamata nella tradizione anglosassone "Luna Blu": inizialmente il termine indicava la terza Luna Piena dell’anno, poi a partire dalla metà del ‘900, per un’errata interpretazione da parte di una rivista di settore, la “Luna Blu” indica la seconda luna Piena in uno stesso mese. L’appellativo “blu” non ha nulla a che fare con la sua colorazione, ma indicando con questo termine (Blue Moon in inglese) la seconda luna piena nello stesso mese, si fa riferimento ad un evento straordinario, essendoci solitamente solo una luna piena al mese. Questo accade in media ogni 2,7 mesi e solitamente intorno al 30 - 31 del mese. Nella cultura anglosassone la “Luna Blu” era sempre occasione per fare un bilancio dei propri traguardi raggiunti o meno e per riflettere sulle proprie mancanze, spesso era un  riferimento ad uno stato d’animo triste e malinconico. 

Una curiosità: la luna descrive un’orbita ellittica attorno alla Terra, quindi come abbiamo detto a volte è alla massima distanza (apogeo) e a volte è alla minima distanza (perigeo). Anche la luna nuova, non solo quella piena, quando si trova al perigeo, è chiamata Superluna, benché non possiamo osservarla. Possiamo dire, infatti, che le Superlune nel 2023 sono state in realtà 7, quattro Piene e tre Nuove.

In altre parole, saranno notti super romantiche che, magari, realizzeranno qualche sogno d’amore dopo averlo “bagnato” con le Lacrime di San Lorenzo. 

 

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