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Torna Pitei ‘n Cantina, la decima edizione fa il boom In evidenza

di Ginevra Masciullo - La prima serata ha visto una nutrita partecipazione, non solo spezzini, ma anche tanti turisti.

Da 10 anni il borgo del Levante del Golfo apre le sue cantine ai visitatori, piatti della tradizione, vino e gli immancabili bomboloni ormai divenuti uno dei simboli di questa festa. Mangia, beva e camina, questo il motto delle due serate che coinvolgono interamente il borgo. La prima serata ha visto partecipare tantissime persone, non solo spezzini, ma anche tanti turisti che, ormai visitatori abituali della zona, cercano sempre di non mancare all’appuntamento. Vestiti a pois, cappelli di paglia e camicie a quadri, Pitei ‘n Cantina ripropone gli anni Cinquanta, raccontando una Pitelli quasi dimenticata fatta di osterie, cantine e il lavoro nei campi.

Già dalle prime ore della serata si è compresa la portata di questo evento che ha ampiamente superato i numeri del 2019 e che sembra crescere di anno in anno. Il consiglio è semplice: se avete un piatto preferito che volete assolutamente mangiare cercate di arrivare prima delle 8, altrimenti rischiate di fare ore di coda per rimanere con la fame. Ovviamente essendo organizzato soprattutto da volontari ed essendo una festa tradizionale portata avanti dai residenti non è facile produrre prodotti di qualità in quantità estremamente elevate.

Non è mancata la musica e il divertimento, cantanti dal vivo dj set ed esibizioni hanno dato vita al paese che per due giorni all’anno diventa un luogo di riscoperta e di allegria.

All’interno del paese si trova Il Piccolo Museo della Grande Guerra, gestito e ideato da Tonio Cannas, all’interno del quale durante Pitei ‘n Cantina non soltanto è possibile visitarlo, ma anche vedere alcuni figuranti con le divise originali della Prima Guerra Mondiale. Il proprietario sarà felice di rispondere alle vostre domande e chiarire i vostri dubbi su un periodo storico del quale in zona si hanno poche testimonianze.

Il paese intero si mobilita in queste giornate e tutti cercano di contribuire come possono per offrire momenti di grande gioia, per questo è importante che chi partecipa comprenda lo sforzo che richiede un evento di questo tipo. I punti di ristoro sono 14 e una volta arrivati in paese è possibile richiedere la mappa per muoversi dentro il borgo.

Per raggiungere il paese è possibile prendere la navetta che fa garantisce andata e ritorno dalle ore 18, la strada che conduce al borgo viene infatti chiusa alle automobili. Le navette partono da tre punti distinti: Pagliari, Pitelli e Oto Impiegati. I possessori di abbonamento Atc potranno usufruire del servizio senza costi aggiuntivi, per tutti gli altri il costo è di 1.50 euro, si può utilizzare infatti di un biglietto “urbano”. Le navette sono presenti fino all’una.

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