Sabato 12 agosto alle ore 18 verrà inaugurata, nella sala mostre del Castello dei Fieschi a Varese Ligure, la mostra fotografica di Giorgio Pagano “Arte, storia e natura nelle terre del Gottero”. Interverranno il critico d’arte Enrico Formica e lo storico dell’arte Piero Donati. La mostra, organizzata dalla Pro Loco di Varese Ligure, sarà visitabile fino a sabato 26 agosto.
Nel testo critico Formica scrive:
“Come chi segue il suo lavoro sa già, Giorgio Pagano conduce da molti anni una campagna fotografica sulla Val di Vara, documentandone ogni suo aspetto, dalla natura nella sua grandiosità e purezza ai vari momenti di intervento umano: testimonianze di vite organicamente legate al territorio, tesori artistici poco noti, memorie di quando la Storia con la s maiuscola è venuta a disturbare, dolorosamente e pesantemente, la quiete di queste valli.
Le fotografie esposte in questa mostra sono quindi una tappa di un percorso che solo percepito nel suo complesso evidenzia un intento etico e politico, più ancora che estetico: con queste immagini la Val di Vara certifica intanto la propria esistenza, la propria realtà alternativa alle dinamiche di antropizzazione che hanno prevalso in Italia come altrove. Si tratta di dare dignità, di valorizzare in tutti i sensi un patrimonio culturale ed estetico che ha sì un suo equilibrio profondo, ma precario e minacciato nel suo essere contemporaneamente più indietro e più avanti dei modelli di sviluppo dominanti.
La scelta dei lavori nelle varie tappe dipende quindi dalla geografia, non testimonia frasi cronologiche: queste immagini sono state scattate nell’arco di quasi vent’anni e l’occhio dietro l’obiettivo è rimasto lo stesso, apparentemente impassibile ma in realtà carico di passione trattenuta. Già in altre occasioni ho avuto modo di sottolineare che Pagano conduce questa indagine con uno stile assolutamente coerente con i suoi scopi, il suo gusto, la sua formazione come fotografo allievo di Enrico Amici e attraverso lui di Sergio Fregoso, grande esempio di fotografo del territorio e organizzatore di epiche campagne, come quella su Tramonti fra Riomaggiore e Portovenere, che sono il modello di questa.
Rispetto alle precedenti tappe, mi sembra portato al suo acme il processo di essenzialità, di rigorosa pulizia anche metaforica. Vediamo immagini di totale purezza, in cui il taglio delle inquadrature e i colori obbediscono ad una logica di quasi impossibile naturalezza, rifiutando ogni effetto speciale. L’autore mette in campo la propria soggettività solo in modo molto mediato, molto ligure, nell’affetto controllato che traspare verso questi posti. Vuole che dal sentimento si passi al ragionamento, dal sentire al conoscere. Nessuna nostalgia, ma il dovere del ricordo. Senza indugiare nel passato, occorre pensare al presente e al futuro di questa terra
L’AUTORE
Giorgio Pagano ha tenuto quattro mostre personali:
Sixty, agli Archivi Multimediali Dialma Ruggero alla Spezia (2014).
Sao Tomè e Principe - Diario do centro do mundo, allestita, tra 2016 e 2018, agli Archivi Multimediali Dialma Ruggero alla Spezia, e poi a Sarzana, Lerici, Sesta Godano, Monterosso, Follo, Pontremoli, Fivizzano, Marina di Massa, Massarosa, Genova (Palazzo Ducale e Castello D’Albertis - Museo delle Culture del Mondo), Sestri Levante, Chiavari, Albenga e Framura.
La forma dell’acqua, a Lerici e a Monterosso (2018).
Arte, storia e natura nelle terre di Varese, a Varese Ligure e a Brugnato (2022)
Sue fotografie sono state selezionate per molte mostre e pubblicazioni, premiate in concorsi ed esposte in mostre collettive. È socio fondatore del Gruppo Fotografico Obiettivo Spezia.