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Alberto Scaramuccia ha raccolto le "Rime irriverenti" di Ubaldo Mazzini In evidenza

Il volume sarà presentato nell'ambito della rassegna "Vivere i portici".

Dopo il primo incontro, molto apprezzato dal pubblico, prosegue la rassegna “Vivere i portici”, ideata dalla Libreria Ricci e patrocinata dal Comune della Spezia. Un’occasione per ritrovarsi in un vero e proprio salotto letterario allestito con posti a sedere e schermo per proiezione d’immagini, per incontrare gli autori dei libri sul nostro territorio, al fresco della sera, sotto i portici e in pieno centro città.

Il prossimo incontro è venerdì 23 giugno alle ore 21, con Alberto Scaramuccia che dialoga il prof. Piergiorgio Cavallini. Scaramuccia ha raccolto e commentato le “Rime irriverenti” di Ubaldo Mazzini (Edizioni Giacché) in un libro sorprendente e prezioso nella sua unicità. Il volume è praticamente un inedito in quanto propone gli scritti giovanili che Mazzini pubblicò in maniera frammentaria sui periodici locali di 130 anni fa.
È un Ubaldo Mazzini pressoché sconosciuto il giovane autore di questi versi mordaci, che si firma Gamin, parola francese che indica il monellaccio impertinente.
E in effetti le rime irriverenti testimoniano anche la passione politica e la verve del grande intellettuale spezzino che ci sorprende con i suoi giochi di parole, le battute salaci e le sue erudite parodie di poesie celebri in chiave sprugolina (una fra tutti il “5 maggio” di Alessandro Manzoni).
Gli scritti giovanili del Mazzini sono firmati con quello pseudonimo che al lettore contemporaneo rivelava subito una presenza diversa, originale, distante da quella del tipico cronista dell’epoca poiché, tra i tanti meriti dell’Ubaldo figura anche quello di aver rappresentato sentimenti popolari diffusi elevandoli, pur nei toni scanzonati della satira, a pura poesia.

Le rime irriverenti del Mazzini, qui raccolte per la prima volta in un volume unico, sono introdotte da un ampio saggio di Alberto Scaramuccia sull’autore e la sua opera, a cominciare dall’origine dell’inconsueto nomignolo. Le rime sono inquadrate sul piano metrico e stilistico con puntuale riferimento al contesto socio-politico del tempo e ci offrono un punto di vista inedito sulla Spezia di fine Ottocento.

Gli appuntamenti del mese prevedono ancora un altro incontro: quello con Diego Sanlazzaro sugli anni d’oro della musica spezzina che presenterà il suo: “Anni di concerti, dancing e radio libere”, assieme al Maestro Oliviero Lacagnina, l’incontro sarà moderato dal giornalista Luca della Torre, e accompagnato da proiezione d’immagini storiche.

Gli incontri sono aperti a tutti.

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