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"Per aspera ad astra", riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza

Verso lo spettacolo finale della quinta annualità del progetto che vedrà in scena attori detenuti e studenti. Progetto sostenuto da Fondazione Carispezia.

Si avvia anche sul territorio spezzino la conclusione della quinta edizione di “Per Aspera ad Astra - Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, un progetto che sta realizzando in 15 carceri italiane innovativi e duraturi percorsi di formazione professionale nei mestieri del teatro, che riguardano non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci. 

Dal 2018 il progetto, promosso da Acri e sostenuto da 11 Fondazioni di origine bancaria tra cui Fondazione Carispezia, ha coinvolto in tutta Italia oltre 1.000 detenuti, che hanno partecipato a più di 300 ore di formazione ciascuno. 
 
Quest’anno Gli Scarti - Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, che porta avanti la direzione artistica del progetto all’interno della Casa Circondariale della Spezia, ha apportato un importante elemento innovativo al percorso di formazione. Per la prima volta “Per Aspera ad Astra” vede l’incontro tra un gruppo di detenuti e un gruppo di studenti delle scuole superiori, partecipanti al laboratorio “No Recess!” guidato dagli Scarti stessi: oltre 60 persone, con diverse età e percorsi di vita, si mescoleranno alla pari nell’azione scenica per dare vita a “Dirimpetto. Sinfonia d’un tratto di strada”, lo spettacolo finale in programma il 6 e 7 maggio al Dialma – La Spezia.
 
Sulla lunga via Fontevivo, alla Spezia, si affacciano due edifici a pochissima distanza l’uno dall’altro dove vivono due distinti gruppi di persone: studenti in uno e detenuti nell’altro. I due edifici si guardano da anni e le persone che li vivono e che li abitano non sanno chi c’è dall’altra parte o, forse, possono solo immaginare chi sono i loro dirimpettai.

L’idea dello spettacolo “Dirimpetto” nasce quindi dalla volontà di fare incontrare e interagire questi due gruppi di persone in un campo libero – il campo del teatro – e, grazie all’appoggio della Direzione del carcere, i due gruppi di attrici e attori, nei mesi scorsi, hanno effettuato diverse prove all’interno dell’istituto penitenziario.

Le due giornate finali del progetto – sabato 6 e domenica 7 maggio – prevedranno due repliche giornaliere dello spettacolo: alle ore 18.30 e alle 21.15. Inoltre, domenica 7 maggio, dalle alle 11.00 alle 12.30 sempre al Dialma, verrà proiettato il documentario “Tutto quel che sono. Un percorso teatrale nel carcere della Spezia” e si terrà l’incontro sul tema “Teatro-Carcere-Comunità” con operatori del settore, compagnie partner del progetto, giornalisti e studenti coinvolti nei laboratori.
 
“Per Aspera ad Astra, sostenuto sul territorio spezzino dalla nostra Fondazione fin dalla prima edizione – dichiara Andrea Corradino, presidente di Fondazione Carispezia – prosegue nell’intento di creare un dialogo tra ‘dentro’ e ‘fuori’, che può contribuire a scardinare pregiudizi e paure. Quest’anno questo dialogo sì è ampliato ulteriormente con il confronto tra gli attori detenuti e gli attori studenti, testimoniando come sia possibile lavorare nelle carceri mettendo al centro la cultura, facendo sì che essa possa incidere sulla rigenerazione degli individui, favorendo il riscatto personale e il reinserimento del detenuto nel mondo esterno”.
 
Così afferma Enrico Casale, direttore artistico del progetto per Gli Scarti “Se mai ci fosse una lezione da imparare da questa nuova esperienza nel carcere della Spezia sarebbe il monito che da molti anni sentiamo ripetere da Armando Punzo, il regista che opera da oltre 30 anni nel Carcere di Volterra: ‘Nulla è impossibile’. All’inizio pareva una folle utopia fare incontrare le studentesse e gli studenti con i detenuti. Farli incontrare, poi, per creare assieme uno spettacolo unico, “alla pari”.

Ancora di più portare queste ragazze e ragazzi a costruire lo spettacolo nella sezione detentiva. Ma la forza del Sogno, si sa, scavalca ogni difficoltà e pregiudizio. Grazie alla caparbietà di tutti, in primis della Direzione Penitenziaria e di tutti gli operatori teatrali e scolastici coinvolti, il piccolo miracolo è avvenuto. Ora, non resta che aspettare un cambiamento negli sguardi degli spettatori, così come sono cambiati i nostri”.
 
Biglietti
Intero: 5 euro
Gratuito per studenti e familiari dei detenuti
Per info e prenotazioni: tel. 333 2489192, anche su WhatsApp
 
“Per Aspera ad Astra” è un progetto promosso da Acri (l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria) e sostenuto da Fondazione Cariplo, Fondazione Carispezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Con il Sud, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione di Sardegna, Fondazione Tercas.

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Fondazione Carispezia

Via Domenico Chiodo, 36
19121  La Spezia
Tel.  +39 0187.77231
Fax +39 0187.772330
Email: segreteria@fondazionecarispezia.it

www.fondazionecarispezia.it

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