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La sinistra di oggi saprà contrastare le disuguaglianze? Dibattito a Sarzana In evidenza

Nel corso della presentazione del libro di Carlo Trigilia "La sfida delle disuguaglianze. Contro il declino della sinistra". 

Perché le classi deboli si stanno allontanando dai partiti di sinistra? La sinistra di oggi saprà contrastare le disuguaglianze e difendere la democrazia? Se ne discuterà martedì 31 gennaio alle ore 17, nella Sala della Repubblica di Sarzana (via Falcinello, 1), in occasione del secondo incontro del ciclo "Socialismo e democrazia, uguaglianza e libertà. Storie, riflessioni, speranze”, organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo e dal Circolo Pertini.

Carlo Trigilia, professore emerito di Sociologia Economica all’Università di Firenze, presenterà il suo libro “La sfida delle disuguaglianze. Contro il declino della sinistra”. Dialogheranno con lui Nicola Caprioni, presidente del Circolo Pertini, e Roberto Centi, consigliere regionale della Lista Sansa.

Le disuguaglianze sono molto cresciute nelle democrazie avanzate. Le conseguenze della pandemia e l’invasione dell’Ucraina contribuiscono ad aggravare il quadro. La sinistra europea e quella italiana si trovano così ad affrontare una nuova sfida, decisiva per il loro futuro. A fronte del peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita, vecchi e nuovi gruppi più a disagio non si sentono oggi rappresentati.

“La sfida delle disuguaglianze”, valendosi di un ampio materiale di ricerca, indaga sulle difficoltà della sinistra europea -– con l’eccezione interessante dei paesi nordici – nel contrastare le nuove disuguaglianze come aveva fatto negli anni del grande sviluppo post-bellico. Ma per Trigilia la sfida non è ancora persa. La condizione è che ci sia un riorientamento dell’offerta politica della sinistra di cui nel libro vengono discusse condizioni e possibilità.

Il sociologo Filippo Barbera ha scritto:
“Che cosa sarebbe successo se il governo Draghi fosse andato a scadenza naturale a marzo 2023 e se “La sfida delle disuguaglianze,” uscito a settembre, fosse diventato il totem di un grande rituale politico nel campo di centrosinistra? Un rituale capace di condurre alla costruzione di un programma e di una coalizione con al centro le due idee-forza del lavoro: a) solo la sinistra può salvare il capitalismo democratico e b) la convergenza al centro e l’indistinzione programmatica tra destra e sinistra sono la causa del declino della sinistra. Che cosa sarebbe successo? Non lo sapremo mai. Ma, leggendo il libro di Carlo Trigilia, non possiamo non farci sedurre dal pensiero (desiderante?) della “Storia con i se”…
Se il centrosinistra si fosse fatto promotore di politiche industriali e occupazionali rivolte a rafforzare quella parte di ceto medio più incline a sostenere percorsi di crescita inclusiva – e se non avesse abbandonato la classe operaia ai capricci di un ceto imprenditoriale orientato alla via bassa per la competitività – forse non avrebbe contribuito a distruggere la base sociale del suo stesso consenso politico. Lo ha fatto e, purtroppo, non ha letto questo libro in tempo per cambiare strada. Speriamo in un ravvedimento operoso, di cui oggi più che mai si sente un bisogno enorme”.

 

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