Le Sezioni ANPI Centro, Muggiano e Fivizzano-Casola e l’Associazione Culturale Mediterraneo organizzano, venerdì 27 gennaio alle ore 17 al Centro Sociale Anziani, via Corridoni 7, in occasione del Giorno della Memoria, la presentazione del libro di Daniele Rossi “Le stragi nazifasciste rimaste impunite nel settore occidentale della Linea Gotica”. Dialogherà con l’autore Giorgio Pagano, presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo e co presidente del Comitato Unitario della Resistenza, storico. L’autore, storico, presidente della sezione ANPI di Fivizzano-Casola, ha studiato sotto molteplici aspetti le cause che hanno portato alla mancata giustizia post bellica nei confronti dei responsabili delle stragi nazifasciste, scavando negli Archivi di Stato di Genova, Lucca, Ancona, Massa Carrara, Perugia, recuperando le sentenze contro i repubblichini responsabili degli eccidi.
Molti sono gli esempi della giustizia negata presentati, come ad esempio quelli dei cinque ufficiali che comandavano le cinque compagnie SS presenti a Vinca, nessuno dei quali ha pagato con il carcere: tenente Wilfried Segebrecht, comandante della I compagnia del XVI Battaglione SS, deceduto nella Repubblica Federale Tedesca, libero; tenente Werner Szillat, comandante della II compagnia del XVI Battaglione SS, 1922-1989, deceduto nella Repubblica Federale Tedesca, libero; capitano Friedrich Schmidkunz, comandante della III compagnia del XVI Battaglione SS, deceduto il 01-10- 1944, ferito mortalmente dai partigiani della Brigata “Stella Rossa” durante l’Eccidio di Marzabotto; tenente Walter Biermann, comandante della IV compagnia del XVI Battaglione SS, nessuna informazione sul suo conto; capitano Max Saalfrank, comandante della V compagnia del XVI Battaglione SS, deceduto il 19.06.1993, nella Repubblica Federale Tedesca, libero.
Nel volume sono presenti 210 testimonianze di sopravvissuti agli eccidi e di partigiani, nelle quali vengono esposte argomentazioni e presentati documenti che spiegano perché si può parlare di una giustizia negata: a partire dall’amnistia Togliatti del 1946, quelle successive e i vari indulti hanno eliminato le pene più durature. Esempi di ciò sono le sentenze della Corte di Assise di Perugia del 1950 per i fatti di Vinca e Bergiola e del processo di Ancona del 1952, nelle quali sono state progressivamente diminuire le pene ai condannati. Un volume, quello di Daniele Rossi, che con accuratezza nella ricerca e nelle analisi è capace di restituirci una storia che lega tutte le famiglie di una terra martoriata dalla furia nazifascista.