Che succede quando un avvocato diventa scrittore e un medico chirurgo diventa cantautore? Lo scopriremo recandoci lunedì 30 gennaio, alle ore 17,00, in Sala Dante in Via Ugo Bassi alla Spezia.
Roberto Quber, avvocato, presenterà il suo secondo romanzo, "L'omicidio di Via del Poggio – Romanzo di una storia vera"; il medico ospedaliero Rudi Veo la sua ultima composizione, della quale è autore di musica e parole, dal titolo "Pietro Lelli".
Entrambi i lavori narrano di due delle diciannove vittime che alla Spezia le squadre di azione fascista fecero tra il 22 e il 23 gennaio 1923.
Il libro di Quber racconta, in forma romanzata, dell'omicidio del pittore anarchico trentenne Armando Zilioli. Fu prelevato nella sua abitazione di Via Indipendenza, angolo Via del Prione, da una squadra di sei fascisti e ucciso a rivoltellate nella vicina Via del Poggio. I fatti, il processo che ne seguì in Corte di Assise a Genova e ciò che accadde oltre vent'anni dopo sono narrati dall'autore con adesione alla realtà grazie a documenti inediti custoditi da Valter Zilioli, nipote della vittima.
La canzone di Veo parla di Pietro Lelli, un ventiseienne facchino del porto, comunista, che fu ucciso nella notte tra il 21 e il 22 gennaio 1923 da una squadra fascista, nel quartiere di Rebocco, vicino alla strada ferrata Spezia – Genova, in un luogo nel quale è posta una lapide a ricordo.
Alla presentazione del libro e alla canzone seguirà una conferenza tra tre studiosi e scrittori del periodo: Giorgio Pagano, copresidente del Comitato Unitario della Resistenza; Riccardo Bonvicini, autore di "Falconara, bugie, segreti e misteri di una strage" e Alberto Incoronato, autore di "Dietro la lapide dei Barbantan".
Armando Zilioli, nipote della vittima di Via del Poggio, donerà a Patrizia Gallotti, nella sua qualità di direttrice dell'Istituto Storico della Resistenza, l'originale dei documenti storici ai quali si è ispirato il romanzo di Quber.
La serata di storia e di cultura è organizzata dal Circolo Giacomo Brodolini.