“La marcia su Roma non fu una cimice caduta chi sa mai donde sulla manica del popolo italiano”, scrisse Gaetano Salvemini. Il tema è affrontato da Giovanni Scirocco, docente di Storia Contemporanea all’Università di Bergamo, nel libro “Il fascismo giorno per giorno. Dalle origini alla marcia su Roma nelle parole dei suoi contemporanei”, che sarà presentato mercoledì 7 dicembre alle ore 17,30 a Sarzana (Sala della Repubblica). All’iniziativa, organizzata dal Circolo Pertini, Archivi della Resistenza, Associazione Culturale Mediterraneo, Sezione ANPI di Sarzana, interverranno Nicola Caprioni, Alessio Giannanti, Giorgio Pagano.
È il marzo del 1919 quando “il prof. Mussolini” presiede a Milano alla fondazione dei fasci di combattimento. Nel giro di tre anni e mezzo quella che in un primo momento sembra un’accozzaglia di reduci delusi dalla fine della guerra e teste calde provenienti da altri partiti, desiderosa di continuare sotto altra forma l’esperienza bellica, diventerà una forza dirompente in grado di approfittare della crisi del Paese e delle debolezze delle istituzioni per prendere il potere. Il modo migliore per capire come ciò sia stato possibile è quello di scoprire l’evoluzione del fascismo attraverso le parole dei testimoni di quel tempo: politici e uomini d’affari, intellettuali e giornalisti, prefetti e militari.
Nel libro Scirocco raccoglie le voci di coloro che, da punti di vista diversi ma sempre vicini al centro dell’azione, seguirono l’ascesa di Mussolini e dei suoi. Quello che si viene formando davanti agli occhi del lettore è un racconto in presa diretta che ci parla del fascismo, ma altrettanto del suo contesto, degli errori di valutazione di chi non comprese quel che si trovava di fronte o che, intuendolo, non ebbe il coraggio o il potere di intervenire per fermarlo.