Questa estate, nell’ambito di una delle rassegne culturali che stiamo programmando, dedicheremo un evento al giornalismo di guerra, nella sua particolare declinazione al femminile.
Crediamo infatti che si possa individuare un particolare filone nel giornalismo di inchiesta che riservi alle donne la singolare e peculiare capacità nel saper descrivere e trasmettere la drammatica esperienza della guerra.
Questo anche perché le donne riescono ad avere una visione di lungo periodo della storia e ad entrare più profondamente in sintonia con il contesto e con l’ambiente con il quale vengono a contatto, sviluppando così una sensibilità più profonda nel leggere, interpretare e condividere l’esperienza vissuta. E’ indubbio infatti che il contributo che la donna sa apportare a questo tipo di testimonianza abbia da tempo generato una vera e propria rivoluzione narrativa.
Da sempre la guerra è stata combattuta e raccontata dagli uomini: l’ingresso della visione femminile in questo ambito ha invece fatto emergere più distintamente aspetti nuovi, prima trascurati o sottovalutati: il dramma dei profughi, la cinica e deliberata crudeltà delle violenze fisiche e psicologiche, la disperazione dei bambini, la devastazione della natura e dell’ambiente.
Siamo convinti che proprio grazie alle inviate di guerra certi drammi possano essere raccontati proprio attraverso gli occhi di chi vuole e spera nella pace, perché la donna, per propria natura, non toglie la vita, ma la dona.
Desideriamo sviluppare e saggiare la validità di questa nostra tesi mettendo a confronto varie generazioni di giornaliste che, senza focalizzarsi unicamente sull’attuale guerra in Ucraina, possano dialogare fra loro, attingendo alle proprie esperienze professionali e personali vissute sul campo. Il fine ultimo sarà quello di individuare strumenti da offrire alla cittadinanza per risvegliare le coscienze sopite di chi si lascia, forse anche inconsciamente, rapire da una sorda e rassegnata assuefazione. E questo lo dobbiamo innanzitutto alle future generazioni.
L’evento si svolgerà la sera di mercoledì 31 agosto p.v. nella suggestiva cornice del Molo dei Pescatori che si affaccia sul golfo delle Cinque Terre e avrà come protagoniste Giovanna Botteri, Tiziana Ferrario, Cecilia Sala e Marta Serafini.
L’evento sarà coordinato da Francesca Parmigiani, avvocato e dottoressa di ricerca in diritto costituzionale, impegnata - ormai da diversi anni - in attività di divulgazione della Costituzione all'interno degli istituti scolastici, anche attraverso la promozione di due libretti per bambini dai 6 ai 10 anni: "La Costituzione spiegata ai bambini" (BeccoGiallo, 2020) e "La Resistenza spiegata ai bambini” (BeccoGiallo, 2022).
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.