Domenica 24 luglio alle ore 21,30 al Molo dei Pescatori, nell’ambito della rassegna “Monterosso un mare di libri”, si terrà un ricordo di Gino Strada, il fondatore di Emergency. All’evento, organizzato con collaborazione della sezione spezzina di Emergency, parteciperanno Simonetta Gola, moglie e prosecutrice del suo “credo” e Cristina Borzacca, referente spezzina dell’associazione con letture di Marco Balma.
Gino Strada, scomparso un anno fa, ha lasciato i suoi scritti nel libro postumo “Una persona alla volta” edito da Feltrinelli. Da Kabul a Hiroshima, il volume è il racconto di una missione durata tutta la vita. “Non un’autobiografia, un genere che proprio non fa per me, ma le cose più importanti che ho capito guardando il mondo dopo tutti questi anni in giro. Bisogna curare le vittime e rivendicare i diritti. Una persona alla volta” scrisse Strada, prima di consegnare il libro all’editore. Una missione che per Strada parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. In fondo, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule dell’Università di Medicina e al Policlinico, Gino Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile, agendo subito. Una passione che l’ha portato lontanissimo. Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell’umanità quando non ha più una meta.
In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, a Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l’esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. Poi nel 1994 nasce Emergency e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio. Emergency arriva in Iraq, in Cambogia e in Afghanistan, dove ad Anabah, nella Valle del Panshir, viene realizzato il primo Centro chirurgico per vittime di guerra. Questo libro racconta l’emozione e il dolore, la fatica e l’amore di una grande avventura di vita, che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime e che è diventata di per se stessa una provocazione.
In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l’abolizione della guerra e il diritto universale alla salute. Una missione che ora prosegue con Simonetta Gola. I due sono stati fianco a fianco nella vita e nel lavoro. Lei ha sostenuto il marito nel suo grande obiettivo di aiutare il prossimo.
La rassegna proseguirà mercoledì 27 luglio alle ore 21,15 quando verrà eccezionalmente aperta la chiesa del convento dei Frati Cappuccini, luogo del Fai, per i “Dialoghi di spiritualità”. Roberto Italo Zanini, giornalista dell’Avvenire, presenta “D'amore, di silenzio e d'altre follie. Incontri nell'Italia della spiritualità” (Vita e Pensiero). Interviene Angela Volpini.