Venerdì 10 giugno alle ore 18 si terrà la presentazione a Santo Stefano Magra -nel Giardino di Villa Boeri, in via Tavilla nel centro storico- del secondo Volume del libro di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”, intitolato “Dalla Primavera di Praga all’Autunno Caldo”. Interverranno Paolo Ruffini, assessore del Comune di Santo Stefano Magra, e Getto Viarengo, storico. Saranno presenti gli autori.
La presentazione è a cura del Comune e della Biblioteca di Santo Stefano Magra, nell’ambito della rassegna “Non ci resta che leggere. Iniziative di Resistenza letteraria della Biblioteca Cesare Arzelà”, in collaborazione con l’Associazione Culturale Mediterraneo.
Santo Stefano Magra è protagonista del libro, innanzitutto con le lotte dei lavoratori della Ceramica Vaccari per i salari, i diritti, la salute e per la salvezza della fabbrica. Molti giovani santostefanesi, inoltre, furono protagonisti delle lotte studentesche del periodo.
Nella Prefazione lo storico Paolo Pezzino ha scritto:
“L’opera si segnala per l’utilizzazione di 330 testimonianze di donne e uomini che hanno vissuto le vicende degli anni Sessanta in provincia della Spezia (più quelle dei due autori). Le testimonianze non sono riportate nella loro integralità, ma inserite con frammenti all’interno della narrazione storica. Questa scelta consente di adottare uno stile di racconto coinvolgente e vivace, che fa sì parlare i testimoni, ma dà rilevanza e significato ai loro racconti all’interno di un contesto narrativo.
Altra caratteristica dell’opera è lo spettro veramente impressionante degli argomenti trattati: non ci si limita infatti agli aspetti più evidenti delle lotte sindacali degli operai, del movimento degli studenti, dei rapidi mutamenti del mondo politico, ma si prendono in considerazione anche l’evoluzione del costume, della cultura artistica e musicale, dei quadri ideologici, delle pratiche religiose.
I due volumi sono poi corredati da importanti apparati: una cronologia internazionale e nazionale, oltre che locale, appendici documentarie, le schede biografiche dei testimoni, e le fotografie, che fanno parte a pieno titolo dell’interpretazione e della narrazione storiografica.
In conclusione un’opera monumentale che restituisce alla Spezia, importante città industriale, il ruolo di primo piano che le spetta nel quadro dei sovvertimenti politico-sociali ed economici degli anni Sessanta”.