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Gli Scarti riconosciuti Centro di Produzione d'Innovazione: gli unici in Liguria In evidenza

di Doris Fresco- Un riconoscimento che conferma il grande lavoro fatto in questi anni per la cultura nel territorio.



Il Ministero della Cultura premia la qualità artistica degli Scarti, riconoscendo come "Centro di Produzione d'Innovazione" la compagnia spezzina, fondata e diretta da Andrea Cerri ed Enrico Casale insieme ad un collettivo di artisti, tecnici e operatori: un risultato di prestigio che corona il lavoro fatto sul territorio in favore della cultura negli ultimi dieci anni. L'annuncio questa mattina, 7 giugno, in conferenza stampa, alla presenza del sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli; con lei Andrea Cerri e Stefano Rolla, presidente e tesoriere degli Scarti.

Venerdì 3 giugno sono stati resi noti gli esiti del nuovo triennio Fus 2022/2024 del Ministero della Cultura: tra gli enti riconosciuti centro di produzione d'innovazione ci sono (in prima istanza) Gli Scarti. Unica realtà della Liguria e tra i circa 30 centri di produzione sul territorio nazionale (e solo 7 in prima istanza).

"Da oggi Gli Scarti diventano un ente teatrale riconosciuto nell'ambito delle "stabilità" nazionali (si tratta della prima volta in assoluto per il territorio di Spezia) con doppia sede al Teatro degli Impavidi di Sarzana e al Dialma, La Spezia- ha spiegato Ponzanelli- Si apre una pagina nuova regalando anche al nostro teatro un prestigio che arriva dopo anni di lavoro che ci ha visti impegnati prima per metterlo in sicurezza e poi per trovare il soggetto che potesse gestirlo nel migliorie dei modi. Abbiamo trovato Gli Scarti che con poche risorse hanno sempre offerto il meglio e di questo siamo molto orgogliosi. Diventare un Centro di produzione darà al nostro teatro una maggiore visibilità e ulteriori fondi, che potremo investire nelle eccellenze che stanno emergendo. Con un finanziamento di 200-300 mila euro in più Gli Scarti potranno fare davvero molto".

Stefano Rolla ha poi sottolineato, cifre alla mano, come i progetti portati avanti, abbiano negli anni permesso una crescita significativa in termini di risorse, assunzioni e crescita economica, tutti aspetti indispensabili per poter essere presi in considerazione dal Ministero: "Quello che veniva chiesto, oltre alla valenza artistica, era la garanzia occupazionale, valutando le giornate lavorative. Proprio in questo abbiamo investito tanto: nel 2021 con 5 mesi di chiusura forzata per la pandemia, siamo comunque riusciti a garantire 90 giornate, nel 2019 invece 138. Adesso, con il titolo di centro di produzione d’innovazione dobbiamo garantire un minimo di 120 giornate di produzione e altrettante di ospitate, ma l’obbiettivo è raddoppiare questa soglia".

Gli Scarti, che da tempo gestiscono l'attività artistica del Teatro degli Impavidi di Sarzana (in collaborazione con il Comune di Sarzana) e del Dialma - Cantiere Creativo Urbano alla Spezia, fanno dunque un importante salto diventando il terzo teatro ligure dopo Il Teatro Nazionale di Genova e il Teatro della Tosse ed entrando a far parte degli enti della stabilità teatrale nazionale.

Sotto la direzione generale di Andrea Cerri, e quella di Enrico Casale per i progetti speciali, gli Scarti hanno in dieci anni costruito un progetto artistico e di produzione riconosciuto a livello nazionale. Partiti come giovane compagnia del territorio (già ospite con le proprie produzioni nel 2010 nei più prestigiosi festival italiani) sono stati riconosciuti dal MiC nel giro di due trienni, prima come Impresa di produzione under 35 (nel 2015), poi come impresa di produzione d'innovazione (nel 2018) e da oggi nel 2022 come nuovo Centro di Produzione Teatrale d'Innovazione.

Un premio sicuramente anche per la loro capacità di creare una vera e propria 'comunità', lavorando sempre con la doppia visione di attaccamento e radicamento sul territorio e guardando sempre all'esterno, con uno sguardo attento nei confronti delle eccellenze e la capacità di intercettare occasioni e finanziamenti, progettando con cognizione e competenza ogni progetto.

"Un riconoscimento - spiega Andrea Cerri - che non significa solo prestigio e rilevanza a livello regionale e nazionale, ma che garantirà al neonato 'centro' e al nostro territorio un'importante opportunità di sviluppo in ambito culturale.
Saranno attivati infatti contributi economici che potranno essere investiti nell'attività teatrale di programmazione (nelle stagioni degli Impavidi, di Fuori Luogo e nei cartelloni e festival estivi) e in quella di produzione di spettacoli, nei progetti per le fasce deboli e per il pubblico, e nella possibilità di allargare l'organico del personale degli Scarti (che conta già oggi 13 dipendenti a tempo indeterminato e 15 a tempo determinato) con nuove assunzioni".

Tanti gli artisti da tutta Italia prodotti e coprodotti in questi anni: dal nucleo artistico diretto da Enrico Casale, ai VicoQuartoMazzini, Frigoproduzioni, Frosini-Timpano, ScenaMadre, Francesco Alberici, Claudio Morganti, Danio Manfredini, Balletto Civile, Babilonia Teatri, Francesco Pennacchia, Gianluca Stetur, Michele Sinisi, Federica Santoro, Antonio Ianniello, Generazione Eskere, Astorritintinelli, Daniele Turconi, Francesca Sarteanesi, Antonella Questa, Roberto Alinghieri, e tanti altri.

"Si tratta di una svolta storica per noi e per la nostra comunità, un salto di specie che avrà importanti ricadute culturali su un territorio che è sempre rimasto periferico rispetto ai circuiti regionali e nazionali, nonostante le sue enormi potenzialità. Un riconoscimento che premia una scommessa che abbiamo fatto oltre dieci anni fa: non andarcene in cerca di fortuna o di maggiori opportunità in altre città, in altri paesi, ma investire sul nostro territorio, creare qui il teatro che avevamo in mente, portare qui il teatro e gli artisti che abbiamo amato e con cui volevamo condividere progetti, scoprire e sostenere qui i nuovi talenti della scena nazionale, e - nel nostro piccolo - sperimentare qui in provincia elementi di innovazione per tutto il sistema teatrale", ha concluso Cerri, sottolineando un altro aspetto fondamentale, sicuramente motivo di orgoglio: la capacità, sviluppata in anni di lavoro, di unire le due vocazioni diverse rappresentate dal Dialma e dagli Impavidi, la voglia di sperimentare, di fare ricerca e innovazione da un lato, e la valorizzazione delle eccellenze e del prestigio che solo un palco come quello di un teatro storico può dare. 

Il nucleo stabile degli Scarti è composto da: Andrea Cerri, Enrico Casale, Stefano Rolla, Daniele Passeri, Renato Bandoli, Alessandro Ratti, Giulia Moretti, Margherita Roccabruna, Cecilia Malatesta, Angela Teodori, Davide Faggiani, Fabio Clemente, Marco Oligeri, Simone Benelli, Damiano Grondona, Irene Passani, Enrico Corona e numerosi altri collaboratori.

"Come Regione Liguria esprimiamo soddisfazione per questo risultato che arriva dal Ministero e premia quello che è al momento l'unico centro di produzione in Liguria - ha dichiarato  l'assessore alla Cultura e allo Spettacolo di Regione Liguria Ilaria Cavo tramite una nota - Si tratta del frutto di un'esperienza di giovani artisti che, nel corso degli anni e nelle difficoltà del covid, hanno saputo con grande determinazione portare avanti una proposta credibile e convincente che dà ora un ulteriore prospettiva al sistema teatrale dell'estremo levante ligure".

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