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Gli studenti del Parentucelli Arzelà ricordano Capolicchio In evidenza

 

 

Il racconto della lotta alla mafia sbarca in assemblea

La memoria di Dario Capolicchio, il giovane studente sarzanese rimasto ucciso a 22 anni nella strage di mafia dei Georgofili a Firenze del 1993, è ancora viva al 'Parentucelli Arzelà', l'istituto che aveva frequentato prima del percorso universitario.

La scuola diretta da Generoso Cardinale ne ha celebrato il ricordo con un'assemblea studentesca molto partecipata e sentita dai ragazzi del triennio; assemblea la quale è tornata per la prima volta in presenza dopo le restrizioni della pandemia.

L'incontro si è svolto con la partecipazione di Libera, l'associazione che vanta un presidio a Sarzana, intitolato a Dario Capolicchio, sorto per iniziativa di ex studenti del 'Parentucelli Arzelà' come l'attuale referente provinciale Francesco Baruzzo.

L'obiettivo era quello di far capire ancora di più ai giovani il valore dell'impegno contro mafie, corruzione e fenomeni di criminalità, per la giustizia sociale e la ricerca della verità. Lo ha spiegato bene proprio l'intervento di Francesco Baruzzo, il quale ha sottolineato l'importanza di mantenere viva la memoria delle vittime di mafia e con essa l'importanza del raggiungimento della verità.

Le sue parole hanno fatto da preludio all'intervento toccante di Elisa Enea, palermitana, che ha raccontato all'assemblea la storia di suo padre Vincenzo, costruttore edile ucciso nel 1982 dalla mafia per non essere volute entrare a patti.

"Sono trascorsi tantissimi anni - ha detto Elisa Enea - per avere verità e giustizia, arrivate nel 2016, mentre molti altri familiari di vittime innocenti di mafia sono ancora in attesa. Per questo credo sia importante portare la mia esperienza e spiegare cosa significa vivere la sofferenza di non avere più un padre".

Elisa Enea è stata chiamata all'assemblea del Parentucelli Arzelà dal docente Luigi Pace, referente educazione civica della scuola.  Quest'ultimo ha spiegato ai ragazzi tutti gli aspetti della vicenda Enea, dall'attentato, agli sviluppi giudiziari, alla condanna dei responsabili per la quale c'è voluto trentasei anni.

L'assemblea, rientrante nel caso particolare, nelle ore obbligatorie di educazione civica, è stata organizzata dai rappresentanti degli studenti in collaborazione con i ragazzi che mantengono contatti tra il presidio Dario Capolicchio e la scuola.

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