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Premio Montale Fuori di Casa 2022 a Massimo Capuani per la Sezione Homo Viator

Una nuova sezione, dedicata a persone che sanno interpretare il viaggio come crescita culturale e spirituale.

Si svolgerà all'interno del Mudec, Museo delle Culture di Milano (via Tortona 56), con il Patrocinio del Ministero della Cultura e della Fondazione Deloitte e grazie al contributo di PEG Progetti Europa & Global, la terza premiazione del 2022 che il “Montale Fuori di Casa” realizza nella città di Milano.

Dopo aver assegnato il Premio a Michele Serra (Sezione Satura), al Direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio (Sezione Giornalismo - Direttori di Quotidiani), il 27 aprile 2022 alle ore 17.30 sarà premiato per la nuova Sezione Homo Viator Massimo Capuani, imprenditore e manager che, nonostante i numerosi impegni di natura professionale nel mondo dell’industria e della finanza d’impresa, nella sua vita ha sempre coltivato un grande interesse per la storia, la spiritualità e la cultura delle civiltà del Mediterraneo, dell’Antico Oriente e dell’Asia Centrale.

Numerosi sono stati, sin dalla giovinezza, i suoi viaggi non solo nell’amatissima Ellade, alla ricerca dei luoghi del mito, ma anche nel mondo della cristianità orientale, in particolare al Monte Athos, delle cui fondazioni monastiche è diventato un profondo conoscitore, così come in Egitto lo è del mondo copto e nel Vicino Oriente delle testimonianze del cristianesimo delle origini.
A questi luoghi della spiritualità da lui visitati varie volte, non come turista ma come viaggiatore consapevole, Capuani ha dedicato negli anni libri importanti, che sono stati tradotti in molte lingue, collaborando, per quanto riguarda le opere sull’Oriente cristiano, anche con qualificate istituzioni culturali e religiose.
Nel corso degli anni inoltre ha dedicato la sua attenzione anche alle civiltà dell'Asia Centrale affrontando avventurosi percorsi lungo l’affascinante Via della Seta.

"Il Premio a Massimo Capuani - spiega la Presidente Adriana Beverini - è rivolto a tutti coloro che come lui e come ci ha insegnato Eugenio Montale nel volume "Fuori di casa"(1969), nel viaggio ricercano ancora una vera e profonda esperienza culturale. Purtroppo Montale già nel 1966 era critico riguardo ai viaggiatori del suo tempo. Scriveva infatti con la sua inconfondibile ironia: "Bisogna riconoscere che oggi il viaggio  inteso come esperienza di vita non esiste più. Il viaggio d'oggi si potrebbe definire come il celere trasporto di corpi umani da un punto all'altro del mondo; può essere compiuto in aereo, in treno rapido, ma per esso c'è sempre il criterio della rapidità. Bisogna che il corpo umano, la merce umana, sia portata in fretta a destinazione. Giunto che sia al termine designato, il carico umano si affretta a lasciarlo al più presto con mezzi non meno rapidi".

"Proprio per questo motivo, per aiutare le persone a comprendere che l'essenza del viaggio è nella crescita culturale e spirituale - spiegano gli organizzatori del Premio - è stata creata la nuova Sezione Homo Viator che da quest'anno premierà questo tipo di viaggiatori, siano essi più o meno famosi". 

Dopo i saluti di Paola Cappitelli, Responsabile Ufficio Mostre Sviluppo e Relazioni Internazionali “24 Ore Cultura” e Guido Borsani, Presidente della “Fondazione Deloitte”, ad aprire ci sarà l'intervento della Presidente del Premio Adriana Beverini e a seguire di Michail Talalay, membro del comitato scientifico dell’Associazione “Insieme per l’Athos”.
A dialogo con il Premiato, la giornalista di “Radio 24” Valeria De Rosa e Marco Garzonio, Presidente della “Fondazione Ambrosianeum” di Milano e consulente culturale del Premio. A coordinare il pomeriggio Alice Lorgna, responsabile della comunicazione del Premio.

A fine premiazione, come è consuetudine del Premio, verranno donate al pubblico, sino ad esaurimento, copie dell'ultimo libro di Massimo Capuani In cammino con la Bibbia che ci porta nei luoghi del Vicino e Medio Oriente dove si sono svolti gli episodi narrati nella Bibbia, facendoci rivivere l’ambiente naturale e il contesto culturale nel quale questi eventi sacri si sono svolti. Anche per Capuani, infatti, si legge nella motivazione del premio, “come per il grande artista ebreo-russo Marc Chagall - la cui opera è attualmente è visitabile al Mudec  nella mostra “Love and Life” - è doloroso per l’uomo  trovarsi in un mondo “senza Profezia”, drammaticamente oscurato. E un aiuto a ritrovare la strada da seguire per compiere il nostro viaggio terreno, può ancora oggi giungerci dalla Bibbia, il testo dei Profeti, capace di riportare in questo nostro mondo che brancola nel buio, quello sguardo di Profezia e di Pace, di cui tanto si sente la mancanza”.

Per partecipare è obbligatorio il Green Pass Rafforzato, mascherina FFP2 e la prenotazione alla seguente email:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Curriculum
Massimo Capuani, laureato in Fisica e Master in Business Administration, nonostante gli impegni di natura professionale nel mondo dell’industria e della finanza d’impresa ha sempre coltivato il suo interesse per le civiltà del Mediterraneo, dell’Antico Oriente e dell’Asia Centrale e per le loro testimonianze storiche, artistiche e spirituali.
Ha pubblicato Monte Athos. Baluardo monastico del cristianesimo orientale (Europia, Novara 1988, 19912); Monte Athos. Le fondazioni monastiche, un millennio di spiritualità e arte ortodossa (Jaca Book, Milano 1997; ed. francese Desclée de Brouwer, Paris 1997; ed. tedesca Wilhelm Fink Verlag, München 1999; ed. greca Ekdoseis Karakotsoglou, Atene 1999); Egitto copto (Jaca Book, Milano 1999; ed. francese Citadelles & Mazenod, Paris 1999; ed. americana The American University in Cairo Press, Il Cairo 2002 e The Liturgical Press, Collegeville MN 2002); La mia Ellade (Arta, Genova 2018).
Per opere sull’Oriente cristiano ha collaborato con il Pontificio Istituto Orientale di Roma, con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani e con il Dipartimento di Archeologia dell’Architettura del Politecnico di Milano. Ha inoltre scritto numerosi articoli su periodici di viaggi e di spiritualità e partecipato come relatore ad eventi sulla cristianità orientale.

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