Nel maggio scorso, durante un inventario dei beni del convento dei frati minori francescani di Levanto, il responsabile provinciale dell’ordine, insieme a due architetti, ha scoperto, nell’angolo basso di destra di una “pala” raffigurante la Madonna con il Bambino e San Barnardino che invoca protezione su un fanciullo, l’inequivocabile firma “FSF”, attribuibile a Fabrizio Santafade. Si tratta di un importante autore napoletano tra fine Cinquecento e primo Seicento: sue opere sono al “Metropolitan Museum” di New York, al “Victoria Albert Museum” di Londra oltre che a Budapest, Zagabria e Madrid.
Secondo Antonio Gussoni, nel Cinquecento la famiglia Zattara, che aveva rapporti commerciali ed interessi nel Napoletano, avrebbe potuto farvi rappresentare “Cesare Zattara junior”. In seguito, nei primi decenni del Settecento, la “pala” sarebbe stata trasferita da Napoli a Levanto a cura della famiglia Saluzzo, subentrata poi agli Zattara nel giuspatronato della cappella dove oggi è inserito il quadro del “San Giorgio che uccide il drago”.