Il Sentiero dei Ducati si presenta in una nuova veste, pronto a stupire appassionati di trekking ed esperti che con il giusto equipaggiamento si lanciano in esperienze mozzafiato per osservare paesaggi, animali, piante e respirare l’aria dell’avventura. Ed è proprio in questo scenario che si colloca il percorso lanciato questa mattina in conferenza stampa telematica: il cammino a tappe esiste dal 1993, ma sul finire del 2020 si spoglia del vecchio, pronto a riconquistare gli animi dei suoi seguaci con un nuovo sito web, una minuziosa cura estetica con nuovi cartelli, il taglio dell’erba e due nuovi percorsi anche per la mountain bike.
La tratta inizia da Reggio Emilia, con il via a Quattro Castella, da cui inizia la traversata della Lunigiana, passando per l’Emilia Romagna, la Toscana per terminare in Liguria a Sarzana. La tratta è suddivisa in 11 tappe da percorrere in altrettanti giorni, in modo tale da concedere il tempo per le visite, per un totale di 160 km, intorno ai quali si trovano bed and breakfast, hotel, ristoranti, alberghi, trattorie e tutto ciò di cui può necessitare un visitatore in viaggio per quasi due settimane. Tra le destinazioni dell’escursione si possono citare Canossa, Vetto, Castagneto, Sassalbo, Monzone, Fosdinovo e Sarzana.
Carlo Possa, a capo del Cai Reggio Emilia dichiara: “Si tratta di un sentiero che esiste da anni, ma abbiamo pensato di rilanciarlo con una nuova segnaletica e un nuovo percorso perché pensiamo sia un percorso di alto livello- e ancora- passa da tre sezioni del Cai diverse, è destinato a escursionisti con un po’ di esperienza e lo rilanciamo anche con il sito web nuovo e due tratte dedicate alla mountain bike- e conclude- il crinale deve essere considerato come un punto d’incontro e non una divisione tra Toscana, Liguria ed Emilia Romagna”. Il portale su internet sarà utile per chiunque voglia intraprendere il Sentiero dei Ducati senza la carta stampata, ma utilizzando le nuove tecnologie.
Poi Massimo Bizzarri, presidente regionale del Cai Emilia Romagna: “Fondamentale che si continui ad aiutare il territorio con queste iniziative: il progetto è emerso in un momento strategico”. Il coordinatore Giovanni Fiori: “Il percorso, da un punto di vista naturalistico, è di una ricchezza straordinaria, inoltre garantisce sufficiente stabilità e percorribilità con luoghi dove poter mangiare e riposare”. Diversa, invece, la tratta in mountain bike: è formata da 6 tappe con partenza sempre da Quattro Castella ma si sviluppa in un modo differente, ovvero passando da Castello di Canossa, Vetto, Succiso Nuovo, Fivizzano, Fosdinovo e Luni, per un totale di 6 tappe, curate interamente da Claudio Torreggiani del Cai Reggio Emilia.