Dopo il successo di Creature Meravigliose, Mirna Poli torna in libreria con il suo secondo romanzo "Una luce a est": tornano i temi della rinascita, della riscoperta di sé e della speranza, questa volta però la raccolta riguarda testi scritti nell’arco di oltre 20 anni, sempre con le Apuane a fare da sfondo.
Mirna, come è nato questo secondo libro?
Ho deciso di rimettere insieme fotografie, poesie e testi scritti negli ultimi 25 anni, che hanno in comune il messaggio di speranza e luce. Ci sono scritti che riguardano storie di violenza, ma sempre con la voglia di lasciare un messaggio positivo di rinascita. Alcuni scritti appartengono alla mia infanzia, altri sono stati scritti da adulta: li ho ripresi in mano e messi insieme pensando alle mie radici, ai miei nonni, alla mia terra.
Anche qui, come in "Creature Meravigliose", il lettore vedrà la Lunigiana?
Certamente. "Creature Meravigliose" è un libro che ho scritto di getto, a seguito di un periodo difficile, quindi molto diverso da questo, che invece ho scritto in lungo periodo, ma in entrambi ho scritto del legame con la mia terra, con la Lunigiana, con i boschi e con le Apuane. La foto che ho scelto come immagine di copertina è stata scattata nel bosco, ad esempio.
Nel libro poi ci sono anche molti riferimenti alla musica, con citazioni e omaggi a grandi cantautori come De Andrè, Guccini, o Dalla. Che cosa significa per te la musica?
È qualcosa di molto radicato, che ho sempre amato e mi accompagna da tutta la vita, perché fa parte della mia famiglia e della mia quotidianità. Ogni mia giornata inizia e finisce con una canzone. Tra tutti, voglio ricordare ancora Dalla, che ho anche avuto il piacere di conoscere: c’è qualcosa che mi lega profondamente alla sua poetica, io ad esempio scrivo di getto e secondo me anche lui lavorava in questo modo.
Questo secondo libro è uscito all’indomani del lockdown, un periodo molto difficile per tutti...
Esatto, sarebbe dovuto uscire proprio nel periodo di lockdown, ma mancavano alcune cose, come l’immagine di copertina. Credo che l’importante per superare questi periodi così difficili sia guardarsi dentro e parlare con la propria luce interiore: messaggi superiori, che si chiamino angeli, spiriti... se chiamati, arriveranno.