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Al Parentucelli arriva in dono il pianoforte di Chopin In evidenza

Un Pleyel francese, stesso tipo dello strumento amatissimo dal grande maestro di musica romantica, non per niente detto il ‘poeta del pianoforte.

 

E alla fine ecco il colpo di scena degno delle migliori rappresentazioni. L’Istituto superiore Parentucelli-Arzelà ha ricevuto in dono il pianoforte di Chopin. Sì, proprio così, un Pleyel francese, stesso tipo dello strumento amatissimo dal grande maestro di musica romantica, non per niente detto il ‘poeta del pianoforte.

Una famiglia sarzanese lo custodiva da anni gelosamente nell’oblio di una cantina. È bastato toglierli un po’ di polvere del tempo per consegnarlo all’attività musicale svolta nella scuola di piazza Ricchetti grazie alla curvatura artistica del Liceo Classico.

Tutto nasce sulla scia della decisione del Comune di Sarzana di destinare al Liceo musicale Cardarelli della Spezia il suo pianoforte restaurato Yamaha Grancoda. Certamente un bel gesto ma destinato allo stesso tempo a toccare le corde dell’orgoglio di una città come Sarzana, da sempre vicina alla sua scuola ‘Parentucelli-Arzelà’.

E così di pianoforti in piazza Ricchetti ne sono arrivati due. Il primo, come è noto da qualche giorno, regalato dal commerciante antiquario Oscar Bellotto, il secondo, il Pleyel amato da Chopin, ieri martedì 4 febbraio grazie alla donazione della famiglia della signora Angela Montarese.

Il dirigente Generoso Cardinale l’ha ringraziata personalmente in presidenza, assieme al vicepreside Paolo Mazzoli e ai docenti del Liceo Classico Rosarita Cecchinelli, Maila Archetti, Giovanni Berretta e Stefania Nardi, quest’ultima direttrice dell’Accademia Bianchi, che segue l’attività musicale della curvatura liceale.

“Felicissimi – osserva Paolo Mazzoli – che la cittadinanza abbia risposto in maniera così generosa e sensibile all’espressione di un certo malessere espresso dal nostro dirigente riguardo alla vicenda del pianoforte del Comune. Il Parentucelli-Arzelà promuove da molti anni l’educazione musicale con grande impegno. Questa è l'ennesima prova dell'attenzione e dell'affetto che ci riserva la cittadinanza riconoscendo l'importante ruolo che il Parentucelli Arzelá svolge nella formazione delle nuove generazioni che lo rendono un presidio culturale di fondamentale rilevanza per tutta la bassa valle del Magra e di conseguenza per l'intero territorio provinciale”.

Un pianoforte Pleyel come quello che rivivrà a Sarzana ha ancora più valore per una sua caratteristica distintiva: si tratta ormai di uno strumento raro, da quando l’azienda francese che lo costruiva da inizio Ottocento è stata costretta a chiudere i battenti a causa della concorrenza cinese e coreana.

“La nostra famiglia – commenta Angela Montarese – ha voluto donare il pianoforte alla scuola frequentata da tre nostre generazioni, tra mio figlio e i miei nipoti. Lo aveva acquistato negli anni Ottanta il nonno per mio figlio e da tempo lo strumento non era utilizzato ed era custodito in un box. Ci fa piacere sentirlo risuonare con il suo bel timbro dagli studenti del Parentucelli”.

Nella foto da destra: il preside Generoso Cardinale, Angela Montarese, Rosarita Cecchinelli, Stefania Nardi, Giovanni Berretta, Maila Archetti e il vicepreside Paolo Mazzoli

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