Il castello, la torre pentagonale, il Santuario della Madonna degli Angeli, la pieve di Baccano, persino la piazza del centro storico con il bar Centrale, c’è proprio tutto nel presepe che l’arcolana Mara Venturini ha realizzato pezzo per pezzo dal 2000 ad oggi. Domenica è stato acceso all’interno dell’abside della chiesina di via Valentini al Ponte di Arcola e qui rimarrà visitabile fino al 2 febbraio, giorno della Candelora.
«Negli anni precedenti – spiega il parroco don Pierluigi Portunato – il presepe veniva allestito nel Santuario ma quest’anno ho convinto Mara a prepararlo nella chiesina del Ponte nella ricorrenza dei suoi 70 anni di fondazione. Il risultato è stato veramente emozionante, la nostra Arcola dentro il presepe.» Abbiamo chiesto a Mara di spiegarci come è nata questa sua passione. «Sono nata e cresciuta nel borgo – racconta – fin da bambina il nostro parroco Don Luigi Ruggia (don Gigino), permetteva a tutti noi bimbi di preparare il presepe nella chiesa, per me era un’esperienza unica. Molti anni dopo, nel 2000 circa, ho voluto rispolverare questo mio ricordo di bimba realizzando un presepe particolare che riproducesse quello che avevo di più caro: il mio paese. Così ho cominciato con la torre e poi il castello e via a seguire riproducendo soprattutto le case più caratteristiche o più conosciute dagli arcolani. Utilizzo scatole di cartone, grandi, piccole, che recupero nei negozi e poi colla, carta, colori acrilici e tanta manualità. Negli ultimi anni ho trovato un valido collaboratore in Corrado Verdesca un abile falegname che realizza quelle parti che non riesco a ricavare dal cartone. Un particolare ringraziamento anche a mio figlio Federico Zavani, mio marito Pasqualino e alla signora Lia (moglie di Corrado) e alla piccola Vittoria primo giudice di ogni nuova casa realizzata».