In esposizione 28 illustrazioni scelte tra le 59 originariamente inserite nel romanzo Il Cane, il Lupo e Dio di Folco Terzani (Longanesi, 2017): una storia semplice e profonda sulla natura, l’amicizia e il senso del divino, che vede protagonisti un Cane, abituato alle comodità domestiche ma improvvisamente abbandonato per strada, e un Lupo che lo aiuterà a sopravvivere tra le montagne selvagge.
Sono immagini diluite ed essenziali che creano atmosfere sospese nel silenzio e nella luce, alla continua ricerca di un senso spirituale. Cani, lupi, animali selvatici si muovono lenti e soli, e vagano tra montagne maestose e imponenti che rappresentano la forza e il mistero di una natura insondabile.
«Da bambino mi perdevo nell’osservare le immagini di bellissimi libri ambientati in mezzo alla natura», spiega Magrin. «Crescendo, la natura immaginata veniva alimentata da quella vissuta durante le estati in montagna con i miei genitori. Negli ultimi anni i miei acquerelli sembrano voler tracciare una mappa di emozioni date da esperienze a stretto contatto con la natura. Una sorta di diario dove le immagini prendono il posto delle parole per suggerire o svelare le tappe di una crescita personale. Credo che ci si debba aprire alla natura, abbandonarsi, dissolversi e infine riprendere forma con lei. Solamente conoscendo e accettando le sue regole alla fine ci si sente liberi da paure e pregiudizi e si arriva a vivere una sorta di libertà».
Nicola Magrin, nato a Milano nel 1978, vive e lavora a Monza. Ha illustrato l’opera di Primo Levi (Einaudi), Le otto montagne di Paolo Cognetti (Einaudi), Il silenzio di Erling Kagge (Einaudi), Alpi ribelli di Enrico Camanni (Laterza), Le antiche vie di Robert Macfarlane (Einaudi), e l’opera di Tiziano Terzani (Tea). Il suo primo libro illustrato, con il testo di Folco Terzani, si intitola Il Cane, il Lupo e Dio (Longanesi, 2017). Nel 2018 il Centro Saint-Bénin di Aosta ha ospitato la sua mostra personale La traccia del racconto. Per i grandi classici ha illustrato il libro di Jack London, Il richiamo della foresta, nella traduzione di Gianni Celati (Nuages). Nel 2019 illustra il libro di Federico Rampini, L’oceano di mezzo (Laterza).
Per informazioni: tel. 0187 772339 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Facebook, Instagram (@spazio32).