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L'arte di Esther Mahlangu protagonista alla Fortezza Firmafede in una grande retrospettiva dedicata all'artista africana In evidenza


Cristina Ponzanelli: “Una mostra evento per proiettare Sarzana nel circuito internazionale delle città attive nella promozione dell'arte contemporanea”


Le sue opere sono state esposte in alcune tra le più importanti gallerie e musei d'arte moderna al mondo, quali la Melrose Gallery di Johannesburg, il British Museum di Londra, il Guggenheim di Bilbao, il Centre Pompidou di Parigi, il Vittoriano a Roma, il Museum of Arts and Design di New York e moltissimi altri.

Sarà una mostra personale di respiro internazionale, quella che dal 24 agosto e fino al 6 ottobre vedrà protagonista negli spazi museali della Fortezza Firmafede di Sarzana Esther Mahlangu, interprete d'arte contemporanea di rilevanza globale nata nel 1936 a Middelburg in Sud Africa. La sua arte è protagonista nella cultura popolare del mondo, ed ha saputo promuovere lo stile tradizionale della cultura Ndebele, caratterizzata da forme geometriche limitate da un sottile bordo nero in deciso contrasto con lo sfondo bianco che si concludono fondendosi in opere composte da simmetrie di linee, figure e colori dal grande impatto visivo.

La mostra sarà inaugurata e presentata al pubblico questo sabato 24 agosto dalle 19:00, e potrà essere vissuta da cittadini, appassionati, cultori e semplici curiosi dal 25 agosto a domenica 8 settembre dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 23:00, mentre da lunedì 9 settembre a domenica 6 ottobre dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
È prevista anche un'apertura straordinaria, con orario continuato, in una concomitanza con il Festival della Mente voluta proprio per sancire ancor di più il carattere eterogeneo e di alta qualità della proposta che Sarzana è in grado di esprimere e di offrire a cittadini e turisti. I costi sono accessibili a tutti: l'intero a 8 euro, il ridotto a 6 euro rivolto ai giovani fino a 14 anni, studenti universitari e persone over 65 anni, gratuito fino ai 6 anni. L'ingresso alla Mostra include la visita gratuita al MudeF, il Museo delle Fortezze, rappresentando quindi anche un'opportunità di
promozione della splendida cittadella di Sarzana per chiunque vorrà vivere la Mostra. 


Nominata ufficialmente Red Ambassador per aver collaborato con grandi cantanti e artisti internazionali per la lotta all’Aids, Esther Mahlangu nonostante la fama mondiale continua a vivere nel suo villaggio dove ha costruito una scuola per poter tramandare la propria arte alle nuove generazioni. Una scuola al femminile e rivolta solo alle donne, perché questo vuole la tradizione locale: secondo il rituale, le donne dipingevano le case in occasione del rito di passaggio dei figli maschi dalla pubertà all’età adulta.

Sulle pareti interne ed esterne delle case veniva creato un fondo liscio di gesso bianco sul quale poi venivano dipinte le caratteristiche forme geometriche colorate, contornate dal nero che metteva in evidenza i colori vivi. Esther Mahlangu, dal suo villaggio e orgogliosa della sua identità culturale, ha trasportato la sua tecnica su nuovi supporti come tele, tavole, ceramiche, automobili e addirittura aerei. Nel 1991 ha dipinto una BMW 525 per la collezione privata della casa automobilistica tedesca, seguendo le orme di altri celebri artisti quali Andy Warhol, David Hockney e Frank Stella, e la nuova Fiat 500 per la collezione Agnelli in occasione della mostra “Why Africa” (Torino, 2007). Gli stessi disegni sono stati poi riportati sulle code degli aerei della British Airways nel 1997 e nel 2010 è stata eletta dalla FIFA artista ufficiale dei Mondiali di calcio sudafricani: per l’occasione ha creato alcune rare tele a tema calcistico, che potranno essere visionate nella mostra.

Particolare poco noto ma fondamentale nella tecnica pittorica di Esther Mahlangu è che l’artista, nel rispetto della tradizione Ndebele, non usa pennelli per tracciare le righe ma penne di gallina, che vengono unite, immerse nel colore e trascinate sulla tela per formare figure geometriche.

L'evento è stato approvato dalla Giunta su proposta del sindaco, nonché assessore alla cultura, Cristina Ponzanelli: “Sarzana compie un passo deciso per entrare nel circuito internazionale dell'arte. Aprendo gli spazi della nostra Fortezza Formafede ad un'artista unica come Esther Mahlangu, abbiamo voluto proiettare la nostra città in un circuito di mostre d'arte che oltrepassa i confini nazionali, procedendo nella direzione di una progressiva internazionalizzazione che, fin dall'insediamento di questa amministrazione comunale, abbiamo identificato quale ambizioso trait d'union di una rinnovata proposta culturale di Sarzana.

La mostra è un ulteriore passo in avanti, all'interno di un percorso che vuole riportare Sarzana ad essere protagonista come merita nel panorama culturale italiano. La specifica valenza culturale data anche dall'alto valore comunicativo dell'opera di Mahlangu, figura capace di vantare una storia personale straordinaria – spiega il sindaco – ci consente di inserire Sarzana nel circuito delle principali città attive nella promozione dell'arte contemporanea, che è una grande opportunità per la promozione della nostra città. Questa mostra – conclude il sindaco – così come la gestione del Teatro Impavidi e la prossima stagione teatrale, rientrano all'interno di un percorso amministrativo sostenibile e virtuoso per la nostra città”.
Alcuni degli elementi che saranno protagonisti della personale.

Presentazione del Sindaco

“Esther Mahlangu è un’artista eclettica, espressione rara di un’arte al femminile capace di calcare un palcoscenico internazionale e riscuotere riconoscimenti da parte delle più importanti istituzioni culturali d’arte contemporanea. L’arte è prima di tutto un messaggio identitario, tanto più forte quanto capace di costruire un legame solido con la modernità e col futuro: in questo Esther Mahlangu è un ideale ponte tra la parte più povera del mondo e il ricco occidente, tra l’attenzione alla socialità e agli ultimi e il progresso delle realtà opulente. Il tutto mescolando ogni ingrediente con sapienza, eleganza e misura, producendo opere che affascinano il grande pubblico e che fanno interrogare con il giusto approccio esperti e appassionati d’arte. Nella sua poetica artistica la tradizione non è mai un’entità chiusa e limitata ma un ambito in continuo movimento, pronto ad accogliere stimoli di natura diversa e sempre orientato al futuro.
La città di Sarzana è onorata di poter esporre i suoi lavori in una mostra dedicata a lei. Radici solide e sguardo nel futuro sono i tratti distintivi dell’ispirazione di una donna straordinaria e rappresentano, al tempo stesso, una sintesi perfetta dalla quale tutti noi possiamo attingere culturalmente e socialmente. Sarà un viaggio bellissimo e appassionante e Sarzana sarà la destinazione ideale.” Il Sindaco Cristina Ponzanelli

Esther Mahlangu

La consacrazione di Esther Mahlangu come artista di spessore internazionale avviene nel 1989 con la mostra “Magiciens de la terre” al Museo Pompidou di Parigi. Da quel momento non si contano le sue mostre nei più importanti musei del mondo, nelle biennali internazionali e i riconoscimenti da parte delle più importanti istituzioni culturali d’arte contemporanea globali. Esther Mahlangu è un’artista eclettica e moderna, fiera ambasciatrice di tecniche pittoriche tradizionali e della sua cultura autoctona ma ben presente al contempo nella cultura popolare globale e protagonista nelle più importanti collezioni private mondiali.

Nel 1991 ha dipinto una BMW 525 per la collezione privata della casa automobilistica tedesca, seguendo le orme di altri celebri artisti quali Andy Warhol, David Hockney e Frank Stella, e la nuova fiat 500 per la collezione Agnelli in occasione della mostra “Why Africa” (Torino, 2007). Gli stessi disegni sono stati poi riportati sulle code degli aerei della British Airways nel 1997 e nel 2010 è stata eletta dalla FIFA artista ufficiale dei Mondiali di calcio sudafricani: per l’occasione ha creato alcune rare tele a tema calcistico, che possono essere visionate nella mostra. Ha negli anni collaborato anche con cantanti e artisti di fama globale, donando il ricavato di collaborazioni con marchi internazionali in beneficienza per la lotta all’Aids, per la quale è stata nominata ufficialmente Red Ambassador. La personale straordinariamente esposta negli spazi della Fortezza Firmafede di Sarzana intende proporre un viaggio ideale tra forti messaggi identitari e la modernità, in un percorso di opere che, pur rifacendosi al passato e a radici culturali profonde, sono di una contemporaneità impressionante e capaci di proiettare ogni spettatore in un personale futuro di immagini, colori, geometrie e forte impatto visivo.

Esther Mahlangu è nata nel 1935 a Middelburg, Mphumalanga, in Sud Africa. Pur essendo un’artista di fama mondiale, Esther Mahlangu vive ancora nel suo villaggio a stretto contatto con la propria cultura, dove ha costruito una scuola per poter insegnare a tramandare la propria arte alle nuove generazioni. Inizia a dipingere a soli dieci anni, seguendo gli insegnamenti della madre e della nonna e da allora non ha più smesso perché, come lei stessa racconta, la sua arte la fa sentire “molto felice”. L’artista segue la tradizione locale che vuole che questo particolare stile pittorico venga trasmesso solo alle donne. Secondo il rituale, le donne dipingevano le case in occasione del rito di passaggio dei figli maschi dalla pubertà all’età adulta. Sulle pareti interne ed esterne delle case veniva creato un fondo liscio utilizzando sterco di vacca e gesso bianco sul quale poi venivano tirate le caratteristiche forme geometriche colorate, contornate da un rigo nero che metteva in evidenza i colori vivi sul fondo bianco.

Nonostante continui a dipingere case, Esther ha trasportato la sua tecnica con le sue linee e le sue figure geometriche su nuovi supporti come tele, tavole, ceramiche, automobili ed addirittura aerei. Particolare poco noto ma fondamentale nella tecnica pittorica di Esther Mahlangu è che l’artista, nel rispetto della tradizione Ndebele, non usa pennelli per tracciare le righe o per spandere i colori, ma usa solo penne di gallina. Le penne di gallina vengono unite come a formare una piccola fascina lunga 25-30 centimetri e tenute assieme con lo spago. L’artista immerge le penne nel colore e le trascina sulla tela con una mano ferma per formare figure geometriche alle quali darà i vari colori. È una tecnica che richiede grande esperienza e maestria ed Esther è estremamente fiera di poter continuare a dipingere seguendo la tradizione e realizzare opere che, pur rifacendosi al passato, sono di una contemporaneità impressionante. Questa è la grande forza di Esther Mahlangu, attingere alla tradizione locale millenaria per portare i tipici disegni della sua tecnica pittorica nel mondo.

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