Moriva esattamente 100 anni fa, il 3 agosto del 1919, il poeta Ceccardo Roccatagliata Ceccardi ritenuto precursore della poesia ligure che avrebbe trovato più tardi, in Eugenio Montale e Camillo Sbarbaro, i suoi più grandi interpreti. Per quanto genovese di nascita, le sue furono origini spezzine, in particolare di Ortonovo dove, dopo la sua nascita, fece ritorno con la madre, appartenente all'aristocratica famiglia dei Ceccardi. E' proprio dalla madre che il giovane Ceccardo impara ad amare la poesia di Keats e di Shelley.
Ma il poeta, oltre a dedicarsi allo studio e ai componimenti, ebbe una fervida attività di sostegno alla cultura. Infatti, se del 1905 è Apua Mater, e del 1911 Viandante, in cui è identificabile il segno di una vita sregolata e ribelle, nei primi anni del novecento costituisce, divenendone il presidente, del "Cenacolo di Apua" che in seguito si trasformerà nella "Repubblica di Apua", a cui partecipano artisti e intellettuali dell'epoca tra i quali Lorenzo Viviani, Enrico Pea, Pietro Ferrari.
Rocccatagliata partì volontario per la Grande Guerra seguendo l'esempio di Giuseppe Ungaretti. Insegnò italiano in un istituto tecnico di Parma di cui gli venne assegnata la cattedra prima della sua scomparsa. Spezia lo ricorda con un bel busto in marmo di Carrara posto ai Giardini Pubblici opera dello scultore Aldo Buttini e con una viaa lui dedicata posta tra Viale Mazzini e Via Don Minzoni.
Testo di Paolo Asti