La società multiculturale odierna impone relazioni tra etnie, visioni del mondo e religioni diverse. È necessario, pertanto, un paradigma dialogico che rispetti la polifonica diversità nell’unità superando il concetto di tolleranza, inadeguato a fronteggiare le sfide del terzo millennio. È questo il tema dell’incontro, dal titolo Una comunità di destino, molte religioni: quale dialogo per il futuro dell’umanità?, che Roberto Celada Ballanti terrà al Festival della Mente di Sarzana domenica 1 settembre alle ore 9.45 al cinema Moderno.
Roberto Celada Ballanti è docente ordinario di Filosofia della religione e di Filosofia del dialogo interreligioso presso il Dipartimento di Antichità, filosofia e storia dell’Università di Genova. Tra i suoi lavori: Pensiero religioso liberale. Lineamenti, figure, prospettive (Morcelliana, 2009); Filosofia e religione. Studi su Karl Jaspers (Le Lettere, 2012); Religione, storia, libertà. Studi di filosofia della religione (Liguori, 2014).
L’aver cura è il senso stesso del nostro stare al mondo: una necessità ontologica che si attualizza nel prendersi a cuore noi stessi, gli altri, e il mondo. Aver cura di sé, degli altri, del mondo è il titolo della lectio dell’epistemologa Luigina Mortari al Festival della Mente di Sarzana sabato 31 agosto alle ore 12 al Teatro degli Impavidi.
Luigina Mortari è docente di Epistemologia della ricerca qualitativa presso la Scuola di Medicina e chirurgia, e di Filosofia della scuola presso il Dipartimento di Scienze umane dell’Università degli Studi di Verona. Al suo attivo ha numerosissime pubblicazioni: diciotto monografie, molte delle quali tradotte, e circa duecento tra articoli su riviste scientifiche o saggi in collettanea.
Tra i suoi ultimi lavori: Filosofia della cura (2015) e La sapienza del cuore (2017), usciti per Raffaello Cortina; Spiritualità e politica (a cura di, 2018) e MelArete. Cura, etica, virtù (2019), pubblicati da Vita e Pensiero.