Poche settimane fa i portuali genovesi avevano in qualche modo “bloccato” il porto alla cosiddetta nave delle armi che avrebbe dovuto caricare materiale per uso bellico che si sospettava avrebbe potuto essere destinato dall'Arabia Saudita alla guerra in Yemen.
Ora, per un "caso" completamente diverso, il comitato autonomo dei lavoratori portuali sarebbe invece pronto ad aprire il porto, affermando: "Per quanto ci riguarda, la Sea Watch 3 può fare rotta verso il nostro porto, per noi saranno i benvenuti. Porti chiusi alle guerre e al razzismo, porti aperti alle persone".
Il Calp afferma di riconoscersi nei valori fondanti del movimento operaio, che comprendono anche la solidarietà e la fratellanza, ed esprimono la loro vicinanza ai 42 migranti a bordo della Sea Watch che, affermano, con riferimento non solo all'Italia ma anche agli altri Stati europei, “vengono qui proprio perché i nostri governi hanno distrutto i loro paesi”.
Ricordiamo che a bordo della Sea Watch 3 ci sono 42 migranti e che la nave da due settimane vaga nel Mediterraneo. Il Ministro dell'Interno Matteo Salvni ha negato l'autorizzazione a sbarcare in Italia.
(Foto: Twitter Sea Watch)