“Il territorio di Santo Stefano è già provato dalla presenza dell'impianto compattatore CDR che tratta rifiuti da diverse parti della regione. Inoltre abbiamo tutti i disagi connessi al retroporto. Insomma, il nostro è un territorio oberato da problemi e, come dire, abbiamo già dato” - affermano dal Coordinamento dei comitati No Biodigestore Saliceti e proseguono – Con il biodigestore ci sarebbero ulteriori disagi per il traffico, senza contare gli odori, ma il problema non riguarderebbe solo noi, la nostra battaglia vale per tutta la provincia, per questo speriamo che in molti si uniscano a noi”.
Il riferimento proncipale è alle falde acquifere. “Sarebbero a solo 1,40 metri dal biodigestore e distribuiscono l'acqua potabile a molti comuni”.
Infine concludono con una riflessione: “Vorremo venisse ripensata l'intera gestione del ciclo dei rifiuti e vogliamo sottolineare che non è vero che il biodigestore è ecologico; nei parametri UE occupa il posto appena prima delle discariche”.