Una vicenda complessa, fatta di normative, regolamenti e un punto cruciale sul quale si snoda tutto il dibattito, la tanto agognata clausola sociale.
Stiamo parlando della vicenda dei 17 lavoratori delle cooperative e dell’accordo quadro per la manutenzione del verde pubblico che ha visto lunghe discussioni in diverse commissioni (leggi QUI e QUI).
Ieri sera i consiglieri Massimo Caratozzolo e Paolo Manfredini hanno presentato una mozione in consiglio comunale per far luce sulla vicenda, quest’ultima raccontata sin dagli albori proprio dal consigliere del PSI: “Stiamo parlando del bando per l’accordo quadro dei servizi di manutenzione dei giardini storici e parchi del territorio comunale – ha ricordato il consigliere Paolo Manfredini - Nel bando viene inserita la clausola sociale e il 19 luglio del 2018 la gara viene aggiudicata, durante la conferenza stampa dell’8 agosto viene annunciata la certezza che i 17 lavoratori, in virtù proprio della clausola sociale, verranno mantenuti nel loro posto di lavoro. Il 17 settembre c'è un primo incontro tra sindacati e associazione temporanea d'impresa che ha vinto l'appalto. In questo caso nessuna sorpresa, ma quest'ultima arriva il 28 settembre”.
“In quest'ultimo incontro le cose cambiano, la clausola sociale sparisce, si parla di 15 lavoratori con nomi e cognomi, di cui 5 verranno assunti 10 saranno distaccati – ha proseguito il consigliere Paolo Manfredini - Che vantaggio ne hanno i lavoratori? I lavoratori distaccati non hanno la garanzia del lavoro per la durata dell'appalto, è emerso durante l'audizione, la formula del distacco può essere rescissa prima della data prevista per sopraggiunte necessità, inoltre i 5 hanno un contratto da florovivaisti a tempo determinato, i 10 invece hanno una busta paga inferiore. Con questa mozione chiediamo che i 17 lavoratori, che dovevano essere tutelati dalla clausola di salvaguardia, vengano mantenuti, non uno di meno".
“La vicenda non mi è piaciuta molto – ha risposto il consigliere Fabio Cenerini – ma c’è stato un accordo sindacale. Anche Santamaria ha detto in commissione, rispondendo alle mie domande, che c’era un notevole risparmio a tenere questi lavoratori distaccati. A me sembra che ci sia stata una specie di convenienza reciproca da parte di chi ha vinto il bando e la cooperativa. A me non sono piaciuti i personaggi, non mi è piaciuto il loro modo di agire, detto questo però l’amministrazione è la parte che subisce questa vicenda, i sindacati hanno firmato questo accordo, perché? A parte uno dei sindacati che ha fatto marcia indietro gli altri hanno affermato che era il massimo che si poteva ottenere”.
Insomma una vicenda, quella dell’accordo quadro del verde che, per motivi differenti, non ha convinto tutti, sia in maggioranza che nell’opposizione. Spoiler, la mozione non passerà, tra le motivazioni per cui la maggioranza ha deciso di non votare a favore del documento ci sono alcune parole riportate nella mozione stessa che sono viste come un attacco all’amministrazione, a ricordarlo è stato lo stesso consigliere Fabio Cenerini.
“In questa mozione siete andati un po’ oltre, questa è l’istruttoria di un processo – ha sottolineato il capogruppo del gruppo Toti-Forza Italia – Mi spiegate perché i sindacati hanno fatto questo accordo? L’amministrazione ha agito con correttezza, stasera si poteva anche fare un documento unitario, ma il consiglio comunale non è un tribunale”.