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Autobus in fiamme, Casati: “Incendio bus da ascriversi ad un caso fortuito, mezzo revisionato a marzo” In evidenza

di Francesco Truscia – L'assessore Kristopher Casati risponde in merito ai guasti dei mezzi Atc.

Ieri sera, durante il consiglo comunale, è stato presentato un question time dai consiglieri Massimo Caratozzolo e Paolo Manfredini per interrogare l’amministrazione in merito alle vicende che hanno visto protagonisti i mezzi Atc negli ultimi giorni.

Stiamo parlando del caso del bus andato in fiamme, un fatto grave se consideriamo anche che lo stesso giorno altri due mezzi andavano in panne e il giorno seguente venivano scaricati dei passeggeri sul raccordo autostradale per un’anomalia – ha esordito il consigliere Caratozzolo – Il problema è la vetustà del parco mezzi, ma anche le officine dell’azienda sono private di approvvigionamenti di pezzi di ricambio”.

In attesa del nuovo piano industriale, la richiesta dei consiglieri è quella di sollecitare l’azienda affinché il servizio venga svolto in condizioni di sicurezza.

A rispondere sul tema è l’assessore Kristopher Casati: “Gli episodi citati sono da ascriversi a fatti puramente fisiologici. E’ evidente che l’invecchiamento del parco mezzi determina una percentuale di guasti sempre crescente. ATC è riuscita, in controtendenza rispetto ad altre realtà, a presentare un piano industriale che può traguardare un affidamento in house e un contestuale rinnovo del parco mezzi”.

“Non investire per troppi anni nel rinnovo del parco mezzi è stata una scelta sbagliata e poco lungimirante, figlia probabilmente dell’allora volontà politica di vendere l’azienda al privato di turno – ha proseguito l’assessore Casati - L’incendio divampato sulla linea L è da ascriversi al caso fortuito, il mezzo era stato revisionato nel mese di marzo”.

Per quel che riguarda la fornitura al TPL, i mezzi adibiti sono 228 autobus, di cui 15 filobus e 45 modelli differenti: “Se ipotizziamo di acquistare ed immagazzinare per ogni tipologia di mezzo pezzi di ricambio per un valore minimo di 30mila euro, si avrebbero di scorta 1 milione e 350mila euro, in questo momento l’azienda non se lo può permettere – ha concluso l’assessore Casati - Abbiamo presentato da pochi mesi il bando al MIT da 42 milioni di euro, ci sono buone possibilità che la città venga finanziata”.

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