Una donna ha ricevuto delle minacce ritrovando un proiettile vicino alla propria imbarcazione e successivamente suo marito riceve una telefonata minatoria con la quale l'interlocutore minacciava di "piantargli in testa" il prossimo proiettile.
Immediatamente la Polizia si è attivata e le volanti sono andate a prelevare il soggetto del 1965 con precedenti penali rilevanti e lo hanno condotto in Questura, mentre successivamente è stata perquisita l'abitazione dove risiede (a San Terenzo).
Il soggetto è stato denunciato in stato di libertà per minacce aggravate e detenzione abusiva di armi. La Polizia non ha potuto procedere all'arresto ai sensi della normativa vigente poiché le armi rinvenute non sono considerate armi da guerra, bensì armi comuni, procedendo alla segnalazione all'Autorità Giudiziaria in stato di libertà.
Il movente sembra sia da ricondursi a contrasti maturati nell'ambito dell'ambiente dei pescatori