Ogni anno, ormai da cinque consecutivi, ha origine l'appuntamento di metà marzo con l'Anteprima del Benvenuto Vermentino. Giornalisti, produttori, ristoratori ed enologi assaggiano prima di tutti le bottiglie di vermentino che saranno le protagoniste della festa estiva di Piazza Querciola a Castelnuovo Magra. Un clima di festa ha accompagnato la manifestazione che, tra un bicchiere e l'altro, è servita a fare il punto sui nuovi vini dell'annata 2018.
Come ogni anno, l'Anteprima è uno dei tanti modi per confrontarsi tra esperti e produttori, un incontro che arricchisce sempre chi lavora nel settore, utile per migliorarsi di anno in anno, soprattutto grazie al parere di enologi esperti presenti in gran numero tra i tavoli del Centro Sociale di Castelnuovo Magra, imbanditi di bicchieri pronti a fare assaporare il frutto delle vigne della Val di Magra. In alto la tavolata composta dal sindaco Daniele Montebello, il neopresidente dell'Enoteca Regionale della Liguria Marco Rezzano, l'enologo Giorgio Bacigalupi, l'enologo Francesco Petacco e il produttore Andrea Marcesini.
Subito il sindaco Montebello, dopo un ringraziamento ai presenti, dà il via alla manifestazione:"Vediamo come hanno lavorato i nostri produttori, infatti è proprio questa l'occasione per fare il punto sull'annata 2018". Poi Razzano ha preso in mano la situazione facendo da conduttore e moderatore dell'evento, spiegando che la degustazione è formata da circa 28 campioni di vini e che sono stati suddivisi per territorio, partendo da Arcola e Santo Stefano Magra, cioè dalla destra e dalla sinistra del fiume Magra. Infatti gli assaggiatori potranno trarre le loro conclusioni anche in base alla posizione delle viti. Inoltre, prima di iniziare, Bacigalupi ha spiegato, con alcuni commenti tecnici, l'annata:"È stata calda, e le condizioni climatiche sono state simili a quella del 2017, cioè molto calda e con poche piogge". Poi prosegue:"Ma c'è una caratteristica che le contraddistingue: l'estate 2017 è stata preceduta da una primavera altrettanto secca, ma l'anno scorso, invece, la primavera, come l'autunno, è stata più piovosa e l'uva è riuscita a superare l'estate soffrendo meno".