Una raccolta firme per proteggere l’ambiente che per molto tempo ha accolto le sule, a bordo di una barchetta, a Porto Venere, durante il loro periodo di nidificazione.
La petizione è stata lanciata ieri su Change.org dal blogger Daniele Brunetti, che cura il sito Partigianocivico.it.
Nel mirino di Brunetti, che si occupa in maniera indipendente e dettagliata delle vicende del borgo, è finito il nuovo piano del demanio marittimo approvato dal Comune di Porto Venere, al quale la Regione deve ancora concedere il nulla osta.
Ecco perché la raccolta firme, oltre che al ministro dell'Ambiente Sergio Costa e al sindaco Matteo Cozzani, è indirizzata anche al presidente della Regione Giovanni Toti e agli architetti Pier Paolo Tomiolo e Corinna Artom, rispettivamente responsabili dell'urbanistica e del demanio marittimo regionale.
“Questo piano prevede uno spostamento di una serie di pontili per le barche da diporto – scrive Brunetti all’interno della petizione – con la creazione di una banchina di accesso al posto della spiaggetta abbandonata (davanti a cui nidificavano le sule, ndr). Conseguenza inevitabile sarà l’aumento della cementificazione costiera e la fine definitiva per il luogo di nidificazione delle sule”.
Ecco perché, secondo Brunetti, “il Comune di Portovenere ha deciso la morte definitiva di una spiaggetta e, con essa, l’unico luogo in Italia di nidificazione e nascita delle sule bassane (Morus bassanus), magnifici uccelli marini, rari in Italia”.
Proprio ieri, riporta ancora Brunetti, una delle sule sarebbe tornata nell’ormai tradizionale luogo di nidificazione.