Le celebrazioni che si sono tenute questa mattina per ricordare una pagina oscura della nostra storia hanno toccato in particolar modo il consigliere comunale del gruppo Toti - Forza Italia Oscar Teja e l’assessore al commercio Lorenzo Brogi.
“I miei nonni avevano degli alberghi ad Abbazia (oggi città della Croazia dell’Istria nord-orientale). Un giorno sono dovuti scappare in fretta e furia perché al mattino seguente sarebbero arrivati i titini - racconta il consigliere Oscar Teja - La Jugoslavia ha sequestrato tutti i loro alberghi, un dramma anche dal punto di vista economico immane”.
“Mio nonno era uno dei più anziani polesani arrivati alla Spezia, classe 1901 - ricorda l’assessore Lorenzo Brogi - Si chiamava Marini (cognome italianizzato) Marinkovich detto “Calacci” ed era un pescatore, aveva una flotta di pescherecci ed è dovuto scappare, mia nonna invece era di Fasana (comune croato dell'Istria meridionale). Per 10 anni i miei nonni hanno vissuto nella Caserma Ugo Botti e poi si sono trasferiti al villaggio Nazario Sauro dove sono cresciuto. Casa di mio nonno era un po’ la casa di ritrovo di tutti i polesani del villaggio, ricordo che cantavano le canzoni venete e bevevano vino. Era buffo sentir parlare ill veneto e a pochi metri di distanza ascoltare il dialetto spezzino, una mescolanza unica”.