L’entusiasmo dell’Assessore regionale Giacomo Raul Giampedrone, durante il suo sopralluogo sugli argini del Magra, compensava in parte l’aria gelida che ieri mattina, 15 dicembre, sferzava la foce del fiume.
Insieme a lui una infreddolita comitiva di tecnici (regionali e comunali), il Sindaco Andrea De Ranieri, l’Assessore Andrea Bernava, il Consigliere Francesco Bernardini e la stampa.
Poco dietro, incuriositi ma ligi al lavoro, gli operai impegnati a fissare i parapetti lungo gli argini e le vie di accesso, mentre Giampedrone spiegava i programmi con la sua consueta loquacità: “4,8 i milioni di euro di opere che mandiamo in gara per fare partire il cantiere, qualche mese per l’adeguamento dei prezzi, altrettanti per la gara e partenza per settembre 2019 mentre è già terminata la valutazione di impatto ambientale – ha dichiarato Giampedrone – qui a Bocca di Magra terminiamo l’abbellimento entro l’anno nuovo, a Fiumaretta eguale lavoro entro fine gennaio mentre contestualmente iniziamo l’opera di difesa del suolo e, presumibilmente entro l’estate finiremo il primo lotto per dedicarci poi al cantiere Pantalè che nel primo progetto non esisteva”.
I primi centomila euro quindi già scorporati dai 450mila iniziali del fondo strategico regionale e dedicati alla riqualificazione urbanistica delle nuove arginature mancanti dal progetto precedente, i restanti 350mila dedicati invece a rifacimento giardini pubblici e passeggiate, aree giochi e predisposizione di un adeguato sistema di illuminazione pubblica, oltre al posizionamento di portelle e griglie mancanti.
Un’organizzazione a lotti successivi attuata nei prossimi mesi: “Entro l’estate finiamo il primo lotto dei 450mila, nel frattempo a gennaio stanziamo le risorse per il secondo lotto sempre per la parte di abbellimento urbanistico (500mila), Pantalè parte a settembre e San Lorenzo, fermo da una decina d’anni, entro l’anno 2019. Abbiamo già terminato la parte di accordo bonario firmata ieri con San Lorenzo – ha aggiunto l’Assessore – con lotto1 e lotto4 a monte e Pantalè terminiamo anche la parte di difesa idraulica. Portelle e griglie verranno completate in breve con l’avanzo della sessione del primo appalto”.
Le opere sul Magra nel suo completo e tutto ciò che ne consegue raggiungeranno un costo totale finale, solo che nella parte amegliese, di una massiccia somma di circa 20 milioni di euro, se si aggiunge Romito, Senato, Battifollo, Rio Maggio etc si sfiorano i 40 milioni. Opere che necessiteranno poi di una gestione ordinaria e continua, e su questo l’Assessore ha le idee ben chiare: “Il Comune da solo non ce la può fare e il Canale Lunense deve cambiare pelle e deve diventare un’organismo di difesa del suolo – spiega – se qualcuno pensa che un Comune possa mantenersi da solo portelle, idrovore, la gestione dell’emergenza e quella del Centro Operativo comunale quando in allerta, non sa di cosa parla, è impossibile. E questo problema riguarda tutti i Comuni, serve un braccio operativo e la mia proposta di Legge che presenterò nei prossimi mesi su una modifica dell’assetto del Canale Lunense va in questa direzione – ha concluso poi Giampedrone – direi che siamo soddisfatti di quello che abbiamo impostato e il 2019 sarà l’anno del salto di qualità”.
Soddisfatto anche il Sindaco De Ranieri che non si esime dal ricordare: “I ritardi di 10 anni del lotto4, con il rischio a cui è stata sottoposta la popolazione, sono legati ad un dialogo con i privati giusto ma totalmente infruttuoso. Noi abbiamo rimesso in pista questa cosa per chiudere sulla zona artigianale e sull’investimento di San Lorenzo, mentre su Poggio Scava entro fine anno potremmo presentare una prima bozza di auto protezione”.